16-02-2012, 18.09.00
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#786
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Cittadino di Camelot
Registrazione: 08-04-2010
Residenza: Ignota ai più
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La sua voce si era fatta via via sempre più calda, mentre parlava... poi incerta, quasi tremante...
Io ero tornata a sedermi sul bordo del letto ed avevo iniziato a tamponare i lividi con le bende bagnate nell’acqua gelida...
La sua mano, che prima aveva sfiorato i miei capelli, era poi scesa a cercare la mia... avevo allora alzato gli occhi nei suoi... erano ancora vagamente rossi ed intensamente lucidi i miei occhi... mentre i suoi, chiarissimi, brillavano nella debole luce della candela.
Citazione:
Originalmente inviato da Guisgard
“La testa…” continuò lui “… mi fa male… come… come quella volta… ricordi? Quando caddi dall’albero…” la sua mano sfiorò, come una leggera carezza, la gamba di lei “… sai… il nome di quella donna… l’avrei chiamata… come…” e cadde addormentato.
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Lo osservai ancora per un attimo... era scivolato nel sonno senza neanche accorgersene. Sorrisi leggermente, poi sollevai la coperta e la adagiai delicatamente sopra di lui...
“Già...” sussurrai “Quando cadesti dall’albero... cadesti solo per prendermi quella mela... quella rossa, quella più alta... tanto alta da essere quasi irraggiungibile...”
Sospirai... perdendomi, per un istante, in quel ricordo...
“Sei sempre stato così testardo!” sussurrai ancora, sfiorandogli i capelli “Così ostinato...”
Di nuovo sorrisi, poi mi chinai e gli detti un leggero bacio.
“Dormi, mio intrepido cavaliere... e che i tuoi sogni possano essere meravigliosi!”
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** Talia **
"Essere profondamente amati ci rende forti.
Amare profondamente ci rende coraggiosi."
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