IL VINO
Pranza con noi, bianco o rosato,
Dolce o no ma atto in ogne guisa,
Ch’ aitar deve poscia mangiato
Lo gran ruttar e nostre risa:
Da li Greci ha accompagnato
Gli evi, scarsa e nobil divisa;
Cagion del vero e barcollato,
Frate de chi aveva alma lisa.
Laude a lo bianco: bono in pesce
Che lieta fa la cordial panza,
E quando al finir il tòno esce
Tutta beltade sua in noi avanza!
Laude al rosso, ch’ il riso cresce
E s’ eclissa ogne mal gueglianza:
E quando allegro l’ oste mesce
L’ alma ancide sua lamentanza.
Ora alziam li nostri bicchieri
Che ne lo ber saremo uniti;
Qua italiani, qui forestieri
Che l’ acre vita c’ ha infiacchiti.
Ma ecco che arrivano i coppieri
E il vin ci farà divertiti.
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