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Vecchio 18-02-2012, 10.29.33   #820
Talia
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Talia sarà presto famosoTalia sarà presto famoso
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Originalmente inviato da Guisgard Visualizza messaggio
...centinaia e centinaia di cupole dorate.
E dopo le cupole, si mostrarono infinite torri, palazzi, bastioni e cattedrali.
Un’incommensurabile città, magnifica e superba, si mostrò agli occhi della ragazza.
Una città arroccata in cima ad una rupe, circondata da una verde laguna alimentata da centinaia di piccole cascate di acqua calda.
Le sue cupole erano di ambra verde pallida, le guglie d’oro purissimo e d’argento scintillante, i camminamenti merlati lastricati di porcellana e agata, le mura, investite dalla luce solare riflessa sulla laguna, di infinite e mutevoli tonalità policrome.
I miei occhi brillavano in quella magnificenza, il mio sguardo accarezzava cupole e torri, guglie e bastioni, seguendo ogni riflesso ed ogni riverbero...
Eppure, pure in quella celestiale atmosfera, qualcosa strideva contro il mio cuore... una sensazione sgradevole, le sensazione che vi fosse qualche cosa di male tra quelle mura, come una nota stonata...
Tentai di affinare la vista, ma non riuscivo a vedere oltre quell’apparente serenità...
Poi d’un tratto, come in risposta alle mie sensazioni, vidi fiamme divampare da uno dei bastioni... il disagio del mio cuore aumentò, allora... e per un attimo sentii caldo, come se fossi lì, sentii l’aria che mi veniva a mancare, sentii lo sfrigolare del fuoco e tutta la sua distruttiva presenza intorno a me... per qualche momento, poi accadde qualcosa che riportò pace nel mio cuore... un acquazzone... ed in quel provvidenziale acquazzone mi parve di cogliere il sussurro di una donna, il suo benefico intervento.
Poi, ad un tratto, come portata dal vento, tutto intorno a me cambiò...
Quella luce verde e vagamente soffusa che regnava nella radura del bosco di Suessyon mi avvolgeva e mi faceva sentire serena... accanto a me, Guisgard se ne stava seduto in silenzio a fissare il cielo.
“Dici che esiste davvero?” domandai infine, stendendomi sull’erba, in modo da poter vedere le nuvole correre sopra di me in quel ritaglio di cielo coronato dalle fitte chiome degli alberi.
“Cosa?”
“Quella città di cui parli... strade di porcellana, palazzi d’oro, cupole d’argento...”
“Certo!” ribatté subito “Certo che esiste davvero... una città meravigliosa, il luogo più bello del mondo!”
“Questo è il luogo più bello del mondo!” lo corressi.
Lui si voltò di scatto a guardarmi e, sul suo volto, quell’aria fortemente critica e vagamente sconcertata dipinse con assoluta chiarezza ciò che pensava... lo fissai appena per un momento, poi risi.
“Non sai quello che dici!” disse infine, scuotendo la testa con aria quasi rassegnata “Dici questo solo perché non hai mai visto quella città!”
“Neanche tu l’hai mai vista!” ribattei.
“No...” ammise “Ma la vedrò, un giorno!”
Per un attimo fu il silenzio...
“Guisgard... come si chiama quella città?”
“Non lo so...” rispose lui, dopo aver riflettuto per un attimo “Quell’uomo... quello che raccontava questa storia in paese... non l’ha detto!”
“Non fa niente!” conclusi con un’alzata di spalle “Ad ogni modo... qualunque sia il suo nome... prometti che ci porterai anche me, un giorno, in quella città!”
Il ragazzino abbassò i suoi occhi chiarissimi nei miei per un attimo, come studiandomi... infine sorrise: “Te lo prometto!”

Visioni ed antichi ricordi si erano succeduti nella mia mente per tutta la notte... infine, richiamata da chissà che cosa, con un profondo sospiro mi svegliai.
I primi raggi del sole filtravano dalla finestra chiusa e diffondevano un vago chiarore nella stanza, tutto era silenzio intorno, tutto era quiete.
Lentamente spostai gli occhi verso l’alto e subito incontrai quelli azzurri e profondi di Guisgard... sorrisi.
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** Talia **


"Essere profondamente amati ci rende forti.
Amare profondamente ci rende coraggiosi."

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