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Vecchio 19-03-2012, 02.02.40   #1148
Guisgard
Cavaliere della Tavola Rotonda
 
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Cavaliere della tavola rotonda
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Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
Altea prese la mano di Fyellon ed il cavaliere la fissò con uno sguardo addolorato e sempre più cupo.
“Non vi è rimedio…” mormorò “… poiché non è possibile tornare indietro, far rivivere il passato… milady…” fissando l’inquieto cielo di Tylesia, con le sue stelle sconosciute “… allenarsi per anni, col solo scopo di diventare un grande cavaliere… non per l’onore o la fama, ma solo per rendere questo mondo migliore e la vita degna di essere vissuta… per tutti… e così, una volta armato cavaliere, decisi di arruolarmi in un esercito e mettere in pratica tutti gli insegnamenti appresi in anni di duro allenamento… difendere i deboli, combattere i soprusi… quante belle parole… e mentre combattevo per quegli ideali, lucidando col manto dell’onore la mia corazza fino a renderla quasi immacolata… ignoravo ciò che accadeva nella casa in cui ero cresciuto… ero partito col solo scopo di combattere il male… ed invece nella mia casa si annidavano demoni terribili… i demoni dell’invidia, dell’rancore e dell’odio…” esitò, per poi chinare il capo “… mio padre… mio padre aveva cresciuto me e i miei fratelli col solo scopo di renderci tutti, un giorno, dei valorosi cavalieri… ma, in quel nido non vi erano solo giovani aquile pronte a spiccare il volo… no, in quel nido si celava un avvoltoio… un essere meschino, imbevuto di se stesso… oh, milady…” alcune lacrime rigarono il suo volto.
Tornò a fissare Altea, come a voler trovare conforto.
“Tra noi figli del maestro…” continuò “… vi era un vile e viscido… un vigliacco e un traditore, innamorato di se stesso… voleva conquistare tutto e tutti… l’affetto di mio padre e quello dei miei fratelli prima, l’onore e la fama poi… ma non vi riuscì… non riuscì ad essere il migliore fra noi, né a conquistare l’affetto di nostro padre sopra a noi altri… allora un giorno, un maledetto giorno, ritrovandosi solo con nostro padre, lui lo aggredì, colpendolo a morte…” si alzò di scatto e si allontanò di qualche passo “… ed io non ero lì, milady… ero a difendere i valori della cavalleria contro i suoi nemici… mentre invece il vero nemico mi portava via tutto ciò che avevo di importante nella mia vita… ed io non ero lì ad impedirglielo…” si voltò verso Altea “… e non mi perdonerò mai questo… di non esserci stato a difendere mio padre contro quel vile e malvagio fratello…”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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