Il fuoco.
Ardeva lento, consumando la legna ed inebriando quell'ambiente con un odore di terra umida.
I suoi bagliori rischiaravano a tratti quell'austera penombra, disegnando strane ed enigmatiche figure tutt'intorno che sembravano sul punto di animarsi.
Chantal aprì pian piano gli occhi e si ritrovò in un ambiente sconosciuto.
Era adagiata su un soffice mucchio di paglia.
Accanto al camino acceso vide due figure.
“Mamma...” disse la bambina “... Ardea liberò la principessa?”
“Si...” annuì la mamma “... dopo aver sconfitto il drago e annullato la terribile maledizione...”
“Era bella la principessa?” Chiese la piccola.
“Si, era molto bella.”
“E io?”
“Anche tu sei bellissima.”
“E perché nessuno viene a salvarci?” Domandò alla mamma. “Perché sono stata cattiva?”
“No, piccola mia...” abbracciandola la mamma “... non sei stata cattiva...”
“Papà verrà a salvarci...” mormorò la bambina “... lo so, verrà... mi parli di papà ancora una volta, mamma?”
“E' tardi, piccola mia...” baciandola la mamma “... tra poco spunterà il Sole e dobbiamo prepararci...”
In quel momento, mentre le fissava, Chantal avvertì una fitta dolorosissima: era la ferita causata dal dardo che l'aveva colpita.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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