“Non credo in queste cose, milady...” disse Fyellon ad Altea “... e non credo siano esseri soprannaturali quelli che stanno assediando questa città...” abbozzò un sorriso “... e credetemi, l'uomo è capace di compiere atti ben malvagi, da fare invidia anche ai demoni di cui favoleggia la Chiesa.”
Il cavaliere scrutò allora la strada da una delle finestre.
“Non vedo più soldati in giro...” mormorò “... del resto hanno ben altri problemi che mettersi a dare la caccia a me...” si voltò verso Altea “... si, milady... lasceremo questa città...” sorrise nuovamente “... infondo sono un idealista... un inguaribile idealista... smascherando i misteriosi nemici di Tylesia, non solo salveremo il popolo, ma forse aggiungeremo un piccolo tassello alla lotta che studiosi e filosofi hanno intrapreso per combattere la superstizione con cui la Fede Cattolica tiene in scacco la libertà dell'uomo...”
Uscirono allora dalle terme e ben coperti dai loro mantelli si avviarono verso la porta della città.
Qui vi erano alcune guardie che controllavano tutti coloro che entravano ed uscivano da Tylesia.
E appena Fyellon e Altea si avvicinarono alla grande porta, uno dei soldati li fermò.
“Dove siete diretti?”
“Siamo due novelli sposi, signore.” Sorridendo Fyellon. “E voglio portare mia moglie a vedere qualche bel posto... voi capite, no? Una degna Luna di Miele!”
“Avete scelto un bel momento per sposarvi...” avvicinandosi un altro di quei soldati “... c'è la guerra... e poi trovo curioso che decidiate di lasciare Tylesia proprio ora... non temete di incontrare i nostri nemici?”
“In verità...” fece Fyellon.
“Silenzio.” Lo interruppe il soldato. “Rispondetemi voi, milady...” rivolgendosi ad Altea.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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