Cittadino di Camelot
Registrazione: 08-04-2010
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Citazione:
Originalmente inviato da Guisgard
“Un'altra visione?” Stupito Guisgard. “Non hai mai avuto tante visioni tutte insieme... forse questo luogo esercita qualcosa di strano su di te... forse dovresti riposare, Talia....”
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Chinai la testa ed appoggiai la fronte sul suo petto...
“Hai ragione...” sussurrai “Non ho mai avuto tutte queste visioni... tante, tante visioni... continuo a vedere volti e luoghi, continuo a vedere scene e a conoscere cose...” sospirai “E sono così stanca... così stanca e sfinita...”
Poi tornai a sollevare gli occhi su di lui.
C’era solo buio davanti a me, ma era come se riuscissi a vedere Guisgard... i suoi occhi chiarissimi e quel modo che aveva di socchiuderli appena quando era preoccupato... e la linea della sua bocca che si assottigliava quando era contrariato o indeciso...
Sorrisi.
“Ma tu non preoccuparti...” mormorai, sollevando una mano sulla sua guancia “Non preoccuparti per me. Io posso reggere tutto questo... posso farlo se tu sei con me!”
Citazione:
Originalmente inviato da Guisgard
“Va bene, va bene, piccola...” disse, cercando di tranquillizzarla.
Cominciò allora a far scorrere la sua mano sul vestito di lei.
Accarezzava il velluto, poi la seta, la ciniglia e ad un tratto, all'altezza del fianco destro, avvertì qualcosa.
“Qui...” mormorò “... c'è qualcosa... come una doppia piegatura... e al tatto avverto qualcosa...” con le dita allora prese le due pieghe cucite l'una sull'altra e le strappò di quel tanto per liberare il contenuto che aveva avvertito “... è una scritta... ricamata con fili d'oro...”
Lesse allora a Talia quella scritta:
“Cerca quel fiore
nella chiara e calda aria del mattino.
Cercalo perché è giunta la stagione in cui fiorirà.
La stagione è la vita, la giovinezza quel fiore e l’Amore il suo frutto.”
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Trattenni in fiato, mentre leggeva, ed i miei occhi si allargarono a dismisura...
“I... i versi di Callimaco...” dissi lentamente, rammentando le parole di Andros “Ordinò di farli ricamare dove nessuno li avrebbe visti, ordinò che quella scritta fosse simile all’amore: preziosa sopra ogni cosa ed invisibile agli occhi.”
Chiusi gli occhi, allora, nel tentativo di rammentare tutto... nel tentativo di rammentare i dettagli e cogliere i collegamenti... e quanti ce n’erano, di collegamenti... improvvisamente iniziai a vederne così tanti che faticavo a metterli insieme...
“Lui...” iniziai a dire, parlando pianissimo “Lui disse che erano versi particolari... disse che erano versi dedicati a due anime superiori, come tutte quelle che hanno il privilegio e il dono di incontrarsi nell’eterno scorrere delle cose... sì, disse così! E quei versi parlano di un fiore... un fiore, capisci? Un fiore speciale... ed io... io ho sognato un Fiore così, una volta...” parlavo piano, lentamente, ma la mia mente lavorava frenetica e correva da un pensiero ad un altro, da un ricordo ad un altro “Ho sognato un Fiore magico e quel Fiore era in pericolo, perciò andava protetto... E poi lui... lui, Andros, ha parlato di una profezia... un’antica profezia che unisce in un unico destino Capomazda e Sygma, così come Andros e Chymela... una profezia...”
Tacqui improvvisamente e riaprii gli occhi.
C’era confusione nella mia mente, ma in quella confusione iniziavo finalmente a vedere un bagliore luminoso... un bagliore lontano, sottilissimo ed incerto... ma presente.
“Dobbiamo...” dissi allora “Dobbiamo scoprire di che cosa parla quella profezia, Guisgard! Dobbiamo capire il nesso tra quella profezia ed i versi di Callimaco... dobbiamo scoprire che cosa turbava Andros a tal punto, tanto da perdere quasi la ragione... e scoprire che cosa è successo qui! Ed allora, forse, riusciremo a trovare quel Fiore... ed a capire perché è minacciato!”
La mia voce si spense all’improvviso e per un istante fu il silenzio...
E fu allora che la avvertii. Fu precisamente in quel momento che, con assoluta chiarezza, avvertii tutta la confusione, lo sconcerto ed il dubbio che si agitava nella mente e nell’anima di Guisgard.
Presi allora la sua mano tra le mie e la carezzai dolcemente...
“Lo so...” sussurrai “Lo so che sembra una follia. Sembra assurdo, inutile. Ma pensaci... se siamo finiti qui deve essere per qualche motivo... dopotutto, qualsiasi cosa sia successa in quella fabbrica, siamo stati noi a scatenarla...” sospirai “Ricordi? Eri tu a dire che mai niente succede per caso... eri tu a dire che per tutto c’è una ragione... tu mi hai insegnato questo! E se ciò è vero, allora c’è una ragione anche per la nostra presenza qui e se continuo ad avere queste visioni... non credi?”
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** Talia **
"Essere profondamente amati ci rende forti.
Amare profondamente ci rende coraggiosi."
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