Quel bacio di Talia calmò Guisgard.
La sua vicinanza era da sempre rassicurante per lui.
Bastava uno sguardo, toccare la sua mano o guardare un suo sorriso, per allontanare, da sempre, ogni inquietudine o timore.
Strinse allora la sua mano e fissò il vecchio guardiano.
“Mia moglie” disse Guisgard “voleva prendere un po’ d’aria e mi ha chiesto di descriverle il Belvedere… ed io esaudisco sempre ogni suo desiderio.”
“Com’è giusto che sia, milord.” Fissandolo il vecchio. “E ditemi… la Granduchessa ha trovato meraviglioso ciò che la circonda?”
“Si, certo…” annuendo Guisgard “… del resto conosceva già questo luogo… voleva solo ricordarlo attraverso la mia voce…”
Il vecchio sorrise.
“Sta per giungere il crepuscolo” disse “e sarà meglio rientrare a palazzo… c’è anche una sorpresa per lady Chymela…”
“Davvero?” Sorpreso Guisgard. “Quale?”
“E’ appena arrivato padre Erasmus, l’arcicappellano della cappella del Belvedere.” Rispose il vecchio. “Così lady Chymela potrà confessarsi, come faceva sempre quando giungeva qui al Belvedere. Prego, seguitemi…”
Guisgard allora si voltò verso Talia e le strinse la mano.
__________________
AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
|