Parsifal e Lilith sembravano volersi avventurare in quella cupa storia narrata dalla donna in lacrime.
Redentos fissò allora quella donna e per un attimo il dolore di lei gli rammentò il suo.
Rivide il distacco e la sofferenza per la sua adorata moglie.
“E sia...” disse, fissandola “... ma prima raccontateci ogni cosa riguardo a vostra figlia e al maniero in cui ella si trova...”
“Mia figlia Arya” cominciò a raccontare la donna “andò in sposa ad un cavaliere di nome Orco il Rosso... egli non era di nobili origini, ma conosceva l'arte della cavalleria e seppe guadagnarsi una posizione onorevole... Orco corteggiò a lungo mia figlia e solo dopo molto tempo riuscì a strapparle il fatidico si... ma dopo alcuni mesi egli cambiò...”
“In che modo?”
“Non era più lo stesso uomo di prima...” rispose la donna “... divenne imbelle, pigro e insensibile... gli unici piaceri che stimolavano la sua anima erano quelli del bere e del mangiare... Arya è una ragazza bellissima, eppure suo marito, ora, a stento la guarda... decisi allora di farle visita, affinchè la mia presenza potesse donarle un po' di sollievo... ma giunta al maniero mi fu impedito di entrare...”
“Perchè mai?” Chiese Redentos.
“Perchè in quel castello vige una terribile maledizione” rispose la donna “e chiunque ne viene a conoscenza perde miseramente la vita...”
“Di che maledizione si tratta?”
“Essa è chiamata l'Avvilente Costumanza...”
E a quelle parole, una profonda angoscia scese su tutti loro.