Talia sorrise appena, accarezzando la fronte e la guancia di Guisgard con un dito, che il cavaliere portò subito sulle sua labbra.
“Ho sognato” sussurrò lui “due persone... quella che più amo al mondo e quella che odio più di qualsiasi altra... erano a pochi passi da me... eppure sembravano irraggiungibili... ad un tratto si voltarono per andar via... io allora ho cominciato a chiamarti... ti ho chiamata non so quante volte... ti chiamavo per farti restare... e lui invece mi fissava... mi fissava con un ghigno...” respirò profondamente, poi alzò gli occhi su di lei “... e tu, invece? Hai riposato un po'? Ti senti meglio ora?”
In quel momento qualcuno bussò alla porta.
“Miei signori, siete svegli?” Domandò il vecchio guardiano. “Ho preparato un infuso aromatico e dei biscotti... volete scendere in giardino oppure preferite prenderlo in camera?”
“Dopo la storia della cappella chiusa” mormorò Guisgard sottovoce “mi ha un po' innervosito... hai voglia di quell'infuso? Lo faccio entrare, o preferisci scendere in giardino?”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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