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Vecchio 18-04-2012, 16.31.50   #1709
Guisgard
Cavaliere della Tavola Rotonda
 
L'avatar di Guisgard
Cavaliere della tavola rotonda
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Residenza: Dalla terra più nobile che sorge sotto il cielo
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Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
Fyellon fissò Altea senza dire nulla.
Aveva lo sguardo buio e tradiva inquietudine.
“Vedremo cosa accadrà...” mormorò.
“La dama velata” disse lady Arya “ero io... mio marito non mi permette di visitare la tomba ed allora io mi travesto per farlo.”
“La tomba però è vuota.” Fece Fyellon.
“Una tomba non raccoglie soltanto il corpo” fissandolo Arya “ma anche lo spirito.”
“Questa è blasfemia.” Disse Redentos. “Non siete Cristiana, milady?”
“Si...” annuì Arya “... ma tutto di me è intrappolato in questo castello... anche il mio spirito...”
“Parlateci allora di questa Avvilente Costumanza.” Guardandola Fyellon.
Giunsero allora davanti ad una porta.
Entrarono e si ritrovarono in una stanza.
Arya fece loro segno di sedersi e cominciò a raccontare:
“Quando Orco chiese la mia mano era un uomo diverso... era premuroso e sensibile... viveva per me e raramente ho conosciuto uomo più innamorato... poi... poi un giorno cominciò a mutare... divenne pigro ed egoista... avido ed indifferente... oh, che sventura quando un uomo muta se stesso... da tutto per conquistare la propria dama, poi, riuscitoci, da tutto per scontato, anche i piccoli gesti...”
“Questo cosa c'entra con l'Avvilente Costumanza?” Domandò Fyellon.
“Questa è l'Avvilente Costumanza, cavaliere...”
“E quei cavalieri morti?” Chiese Redentos.
“Nulla uccide più dell'infelicità...” fissandolo Arya.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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