Accadde tutto così in fretta... Guisgard che chiamava, quel silenzio sempre più opprimente, quel vago senso di disagio che si faceva strada in me...
Poi all’improvviso quel nitrito che sembrò rompere l’incanto e riportarci a terra con la violenza di una gelida tempesta...
E così fuggimmo... fuggimmo verso il bosco al galoppo sfrenato, ci inoltrammo nella vegetazione e, quando anche Sheylon si riunì a noi, prendemmo la strada dei colli senza più guardarci indietro.
Luthien procedeva quasi da sola, tenendosi mezzo passo dietro Peogora e seguendo alla lettera ogni pur minima indicazione o gesto di Guisgard... e questo mi lasciò il tempo di pensare!
Dopo già qualche ora che cavalcavamo, sentivo ormai la magia del Belvedere fin troppo lontana e nubi pesanti di preoccupazione si addensarono sul mio cuore... e pensai ai Cavalieri... li avevo quasi dimenticati... e mi chiesi come era stato possibile... ero stata tanto sciocca, tanto avventata da dimenticare che eravamo inseguiti, da dimenticare ciò che rischiavamo e soprattutto ero stata tanto sciocca da dimenticare il pericolo che Guisgard correva solo per il fatto di essere insieme a me...
Il vento tra i capelli ed i raggi del sole morente negli occhi... ero felice, raramente ero stata così felice. I miei piedi sembravano sfiorare soltanto a fatica l’erba, tanto correvamo veloci, e la mia mano era stretta nella sua.
Ad un tratto si fermò di colpo, ed anche io mi bloccai.
“Dove siamo?” chiesi.
“Vedrai! Ma prima... chiudi gli occhi!”
Gli lanciai uno sguardo scettico: “Perché?”
“E’ una sorpresa!” sussurrò.
Sorrisi allora e, sospirando, chiusi finalmente gli occhi... per un istante... ma subito li riaprii di colpo, colta da un pensiero fulminante.
“E se il Maestro lo scopre?” chiesi di getto.
“Cosa?”
“Che siamo venuti qui, anziché andare con gli altri...” di nuovo sospirai, questa volta per la preoccupazione “Oh, Guisgard, lo scoprirà di sicuro... e si arrabbierà con te... di nuovo... e...”
Ma lui sorrise e scosse la testa...
“Ci penseremo domani!” disse, interrompendomi.
“Ma...”
“Ti fidi di me?”
“Si!”
“Chiudi gli occhi, allora...”
Anche io sorrisi... e chiusi gli occhi.
Un tuono mi riscosse da quei lontani ricordi... e sospirai.
Il tempo stava cambiando, si stava facendo più freddo e quel vento che si era alzato prometteva pioggia... ci soffermammo... poi Guisgard vide quella grotta e lì ci andammo a riparare.
“Credi che saremo al sicuro, qui?” domandai allora, smontando da cavallo “Credi che non ci troveranno? Oh, Guisgard... Guisgard, lo sai... se ti prendessero...”
Un brivido mi percorse la schiena e non finii la frase.
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** Talia **
"Essere profondamente amati ci rende forti.
Amare profondamente ci rende coraggiosi."
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