Visualizza messaggio singolo
Vecchio 23-04-2012, 01.30.57   #1764
Guisgard
Cavaliere della Tavola Rotonda
 
L'avatar di Guisgard
Cavaliere della tavola rotonda
Registrazione: 04-06-2008
Residenza: Dalla terra più nobile che sorge sotto il cielo
Messaggi: 51,904
Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
Elisabeth raggiunse così quel Giardino racchiuso nel parco del palazzo di Tylesia.
Avvertì qualcosa, come i colori e i profumi dei fiori custoditi oltre quel cancello.

Tre figure allora le apparvero dall'altra parte.
Due donne erano rispettivamente alla destra ed alla sinistra di quella centrale che era invece un fanciullo.
Aveva riccioli folti e dorati ed era abbigliato con una clamide bianchissima.
Le due donne invece indossavano lunghe tuniche: verde quella di destra e azzurra quella di sinistra
“Madonna Fedeltà, pensate sia gradito il vostro dono?” Domandò quella di sinistra a quella di destra.
“Posso giurarlo, madonna Comprensione.” Rispose questa. “Anzi, lasciate che a dirlo sia il nostro signore.”
Il fanciullo sorrise loro ed annuì.
Le due donne allora versarono i loro doni in una grande anfora.
“Latte...” fece quella di destra “... affinché il sentimento si nutra e viva per sempre...”
“E miele...” disse quella di sinistra “... in modo che il sentimento si addolcisca e resti dolce in eterno...”
Il fanciullo allora assaggiò ciò che avevano preparato le due donne e lo gradì per la loro soddisfazione.

Toccando quel lucchetto, che era però chiuso e impossibile da aprire o forzare, Elisabeth si destò da quella visione.
Ad un tratto la maga udì qualcosa.
Era il suono di una lira.
“Io credo” disse una voce, lasciandosi cullare da una lenta melodia “che un tesoro, qualsiasi esso sia, possa calcolarsi in base alla ricerca intrapresa per trovarlo...” cambiò le note della sua melodia “... quanto più lo si ricerca, tanto è più alto il suo valore...” fissò Elisabeth e sorrise “... salute a voi, milady...” mostrando un lieve inchino “... vi rammentate di me? Sono Fin Roma, chierico per missione e menestrello per devozione... o, potrei dire, cantore quando suono e poeta quando sogno...”
__________________
AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
Guisgard non è connesso