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Vecchio 27-04-2012, 11.51.06   #1845
Talia
Cittadino di Camelot
 
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Talia sarà presto famosoTalia sarà presto famoso
Quella visione mi attraversò la mente, soffermandosi ed indugiando tra i miei pensieri...
Andros... Andros in fuga... o forse soltanto in viaggio... Andros e il nome di Chymela inciso sulla roccia... quel vecchio eremita... e poi quei versi, di nuovo... tre uomini sono in un giardino meraviglioso... chi fra i tre uomini possiede veramente quel fiore?
Sospirai...

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Originalmente inviato da Guisgard Visualizza messaggio
“Ovvio che non siate riuscita a vederla, ragazza mia...” disse indicando la pietra al collo della ragazza “... la cercate con gli occhi del corpo e non con quelli del cuore... eppure siete avvantaggiata... vi basta rilassarvi per immaginare il vero volto delle cose... potete abbandonarvi nell'oscurità che vi avvolge e distinguere ciò che è reale, da ciò che invece è pura illusione... quella pietra riesce ad emanare una luce ed un colore straordinari... che sanno assumere forme e vesti infinite... ciascuno che ammira quella pietra, riconosce in essa cose diverse... come tutte le grandi verità di questo mondo, anche il carbonchio ha molte facce e versi... ma poi, come sempre avviene, la verità ha sempre la medesima essenza...”
La voce del vecchio mi fece sussultare, quasi mi fossi dimenticata di lui... poi, lentamente, le sue parole iniziarono a far breccia nella mia mente...
“La verità...” sussurrai allora, quasi più a me stessa che non a lui “Com’era facile distinguerla quando riuscivo ancora a chiudere gli occhi e ad osservare con il cuore... Ma poi i pensieri e le preoccupazioni lo hanno offuscato... ed ora... ora il mio cuore fatica a vedere...”
Avvertivo lo sguardo del vecchio su di me... uno sguardo profondo, severo ed indagatore... eppure, in qualche maniera, benevolo.
Poi Guisgard parlò, distraendo l’attenzione dell’uomo, ed anche la mia...

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Originalmente inviato da Guisgard Visualizza messaggio
“Siete un filosofo?” Domandò Guisgard.
“Sono un qualcosa” rispose con indifferenza il vecchio “che voi difficilmente potreste capire...”
“Ma davvero?” Fissandolo Guisgard.
“Come siete entrata in possesso di questa pietra, milady?” Domandò il vecchio a Talia, senza più occuparsi di Guisgard. “Vostro marito non vi ha spiegato il suo significato ed il suo valore?” Si voltò di nuovo verso il cavaliere. “Ammesso che anche lui lo conosca e che comprenda la meraviglia di cui vi ha fatto dono...” con una punta di sarcasmo.
“Come sarebbe a dire?” Infastidito Guisgard.
“E non interrompete sempre” fissandolo il vecchio “se non avete nulla di sensato da dire!”
Quell’uomo era davvero un curioso individuo, non c’era che dire...
Sorrisi alle sue ultime parole e, contemporaneamente, poggiai una mano sul braccio di Guisgard per indurlo alla calma...
“E’ soltanto un po’ impulsivo...” dissi allora, sollevando una mano a carezzare con la punta delle dita la guancia del cavaliere “Lo è sempre stato!”
Fu fu un attimo di silenzio e di immobilismo... poi riabbassai la mano e riportai gli occhi sul vecchio che sapevo essere di fronte a noi...
“Questa pietra fu un dono...” mormorai allora, sfiorando appena il ciondolo.
La mia mente, intanto, mio malgrado, correva lontano... mille e più ricordi avevano scatenato le parole dell’uomo... e rividi tutte quelle visioni come se le avessi vissute io stessa solo pochi attimi prima, rividi Andros e rividi Chymela, udii di nuovo le parole del vecchio eremita e quelle dell’orafo...
“Un dono...” ripresi a dire, la voce bassa e lenta, la mente lontana “Accompagnato da alcuni versi... versi dal significato inizialmente oscuro, ma solo inizialmente...”
Parlavo piano, seguendo il flusso di quei pensieri e quasi senza rendermene conto... sospirai, poi iniziai a recitare...
Nella pietra si cela un segno misterioso, inciso per sempre nel suo sangue ardente. Simile ad un cuore allora essa così ci appare...” mi soffermai un istante “Simile ad un cuore... sì... ad un cuore... lo sento pulsare e battere con il mio, tavolta dal mio trae forza ed altre me ne dona... e poi... Simile ad un cuore allora essa così ci appare... e nella quale riposa il volto di una sconosciuta... il volto di una sconosciuta... Nella pietra è racchiusa la fonte del più puro splendore. E tale valore, dunque, otterrà finalmente il cuore del cuore?
La mia voce, che si era fatta via via sempre più bassa, si spense infine in un sussurro.
Io battei le palpebre un paio di volte, ridestandomi infine e tornando tra loro... avvertii il leggero stupore di Guisgard, allora... però il vecchio non mi parve affatto stupito.
Sorrisi appena, per dissimulare quel leggero momento di imbarazzo...
“Sapete...” dissi quindi, ritrovando un tono forzatamente leggero “L’uomo che donò questa pietra era solito porre un quesito... un quesito al quale, diceva, non è stata ancora trovata la soluzione...” esitai solo un istante, poi iniziai a recitare quell’enigma che più e più volte era ricorso nei miei pensieri “Tre uomini si trovano in un Giardino meraviglioso e fissano un bellissimo Fiore. Il primo si contenta di ammirare il Fiore senza però toccarlo mai. Il secondo decide di vendere tutto ciò che possiede e acquistare quel Giardino, anche se non sceglierà mai di cogliere il Fiore. Il terzo, infine, coglie il Fiore, ma solo per sottrarlo alla vista di tutti gli altri e conservarlo nella sua dimora... Chi secondo voi, fra i tre uomini, possiede veramente quel Fiore?
Quando la mia voce si spense nella grotta calò il silenzio... non pioveva più, ormai, ed anche il vento pareva essersi calmato... e l’eco di quel misterioso enigma fu tutto ciò che rimase a riempire l’ambiente.
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** Talia **


"Essere profondamente amati ci rende forti.
Amare profondamente ci rende coraggiosi."

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