Altea, velocemente e senza farsi scorgere da nessuno, raggiunse la sua stanza e prese delle vesti, per poi ritornare nella fucina.
La trovò desolata, cosparsa di sangue e con i cadaveri dei nani disseminati ovunque.
Si erano battuti bene, con orgoglio per difendere il loro maestro, ma non era bastato.
Fyellon era stato allevato ed addestrato da un cavaliere appartenente al Sacro Ordine della Luna Nascente.
Conosceva tecniche e mosse frutto di una secolare scuola cavalleresca, che avevano reso grande quell'ordine e protetto i valori della Cristianità contro ogni sorta di nemico.
Contro tutto questo, i nani avevano avuto ben poche speranze.
Altea, appena ritornata nella fucina, chiamò Fyellon.
“Sono qui...” disse questi senza però voltarsi verso di lei.
Era immobile a guardare la corazza.
Quella superba corazza, con i suoi bagliori e riflessi di vermiglia cromatura, affascinava il cavaliere.
“Attendevo voi per aprirla...” mormorò Fyellon “... senza di voi non sarei riuscito ad eludere la guardia del fabbro e dei suoi nani...”si voltò a fissare Altea ed un sorriso illuminò il suo volto.
Prese allora la chiave ed aprì la serratura che azionava le borchie.
Un attimo dopo la corazza rossa venne liberata.
Topi.
Un'infinità di topi.
Fuoriuscivano da ogni angolo di quella fucina: dai barili in cui era conservata la pece, dalle stufe per scaldare il forno, dalle finestre e dalla porta.
Correvano sui tavoli, sulle mensole e sui mobili.
Correvano come spaventati ed impazziti.
Circondarono poi Altea e cominciarono a salire lungo il suo vestito rosso, entrando sotto la gonna, nelle maniche del suo abito, tra i suoi capelli.
“Milady...” chiamò Fyellon “... Altea, cosa avete? Altea, mi sentite? State bene?” La scosse come per destarla. “Siete impallidita... tremate... avete avuto forse un capogiro? Siete ancora scossa per via di quel fabbro? Su, è tutto passato...” ed abbracciò la ragazza per tranquillizzarla.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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