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Vecchio 03-05-2012, 16.07.25   #1886
Guisgard
Cavaliere della Tavola Rotonda
 
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Cavaliere della tavola rotonda
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Residenza: Dalla terra più nobile che sorge sotto il cielo
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Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
Il vecchio fissò Talia e sorrise.
“Si...” annuì “... sogni e visioni, talvolta, giungono dall'alto, o dal basso... sono sprazzi dell'eternità e della verità che si rivelano a noi mortali... e contengono sempre un messaggio... un messaggio a cui è indelebilmente legata la nostra vita... se le vostre visioni sono prigioni o porti da cui salpare, dipende solo da voi... ricordo di una vecchia novella... c'era un'isola che poteva vedersi solo quando sul mare infuriava una burrasca... due marinai salivano sul faro apposta per guardarla... e giocavano ad immaginarla... vedevano allora spiazzi verdi, torri che lambivano il cielo e baie in cui erano ormeggiate navi di ogni specie... e poi ancora, fantasticavano di tesori seppelliti sulla spiaggia, di tribù di selvaggi da convertire e di frutti e animali di ogni tipo, molti anche sconosciuti... un giorno di tempesta, poi, uno dei due salpò per raggiungerla, mentre l'altro restò sul faro ad immaginarla... il primo vi giunse e trovò una bellissima principessa che sposò per regnare poi con lei su quell'isola che si mostrò identica a come l'aveva immaginata... l'altro, invece, restò a sognarla e a rimpiangerla per tutta la vita...”
Sheylon dormiva profondamente sotto gli sguardi vigili dei cani del vecchio.
“Forse dovreste riposare, milady...” disse il vecchio, mentre accomodava il fuoco “... tra non molto il vostro cavaliere giungerà e potremo preparare da mangiare... se volete dormire un po', laggiù c'è della paglia...” indicando un angolo della grotta “... non sarà un letto di piume d'oca, ma sicuramente è un comodo giaciglio...”
Poco distante, intanto, Guisgard, insieme a Flender, batteva il bosco in cerca di selvaggina.
Con un dardo colpì una lepre e poi raccolse fragole selvatiche da portare a Talia.
“Il tuo padrone è molto strano, sai?” Fissando il cane. “Forse a furia di stare da solo ha perso completamente il senso di appartenenza al genere umano.”
Flender ringhiò.
“Va bene! Va bene!” Scuotendo il capo il cavaliere. “Come non detto... su, torniamo alla grotta...”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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