Reas raggiunse così Elisabeth.
“Si, ho udito qualcosa...” fece lui “... come dei passi...”
Ad un tratto una figura apparve dalle alte mura del monastero.
“Andate via!” Gridò. “Andate via o sarà peggio per voi!” E sparì.
Reas allora si diresse verso il piccolo ponte di legno che permetteva l'ingresso all'edificio in rovina.
Ma appena messo piede sul ponte, alcune delle vecchie assi, consumate dal tempo, cedettero ed il capitano fu sul punto di precipitare nel fosso sottostante.
Per sua fortuna era riuscito ad aggrapparsi ad una delle assi che avevano resistito.
“Milady...” chiamò Elisabeth “... presto, nella mia sella vi è una corda... prendetela, per poi legarla ad una roccia... poi fatela scendere verso di me...”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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