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Vecchio 08-05-2012, 01.48.55   #1950
Guisgard
Cavaliere della Tavola Rotonda
 
L'avatar di Guisgard
Cavaliere della tavola rotonda
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Residenza: Dalla terra più nobile che sorge sotto il cielo
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Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
Tutto era accaduto in fretta.
Tanto in fretta che anche quei cavalieri, nonostante l'abilità e l'esperienza maturata in tante campagne militari, furono colti di sorpresa.
All'ordine di Talia, Sheylon, con un balzo tanto rapido, quanto silenzioso, raggiunse il cavaliere che si apprestava a chiamare il resto della compagnia.
Atterrato quello, il superbo felino piantò i suoi occhi sugli altri due cavalieri.
Erano occhi di fuoco e le sue fauci mostravano chiaramente la ferocia con cui la tigre era pronta ad attaccare.
“State commettendo una sciocchezza...” disse uno dei cavalieri a Talia “... state peccando contro tutto ciò che vi è stato insegnato...”
“Non avete scampo e lo sapete...” fece un altro di quelli “... la vostra fuga non potrà durare per sempre... vi ritroveremo... e presto...”
Talia però montò subito in sella a Luthien, per poi, insieme a Sheylon, abbandonare quella grotta.
Fuggiti via Talia e la tigre, i tre cavalieri non persero tempo.
Due si lanciarono all'inseguimento della ragazza, mentre il terzo attese nella grotta.
“Tu resta qui...” disse uno dei due, prima di partire, a quello destinato a restare di guardia nella caverna “... il traditore tornerà qui se non ha sentito il cavallo della ragazza galoppare via...”
La fuga era ripresa, ma stavolta Talia e Sheylon erano soli, senza Guisgard.
Un silenzio cupo ed innaturale scese intorno a loro, tra quella fitta vegetazione, rendendo così il rumore dei loro passi quasi amplificato.
L'ambiente circostante appariva come un immenso labirinto, fatto di cunicoli e strettoie che si aprivano tra sterpi e tronchi secolari.
Quasi infiniti passaggi si annidavano in quel luogo e ciascuno sembrava in grado di condurre nei più sperduti e remoti angoli del mondo conosciuto.
E forse anche oltre.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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