La vecchia donna in preghiera, però, non sembrò dar retta alle parole di Altea.
“Sta pregando per suo figlio...” disse Renya “... non vi ascolterà... sembra non sappia fare altro che pregare...”
In quel momento si sentirono dei passi di cavallo.
Poco dopo, alcuni soldati entrarono nella locanda.
“Dio sia lodato!” Andando verso di loro il vecchio locandiere. “Renya vi ha raccontato...”
“Si, sappiamo tutto.” Con tono arrogante il comandante dei soldati. “Vostro figlio è un idiota e se sperate che io rischi i miei uomini per lui...”
“Cosa è successo?” Intervenne Fyellon.
“Suo figlio Barius” rispose il comandante indicando il vecchio locandiere “ha la mania di andare a scavare nella vecchia necropoli sannita situata nella montagna... sa bene che è un luogo pericoloso, ma lui, testardo, non da retta a nessuno ed ecco il risultato. Tutti se ne stanno alla larga da quel luogo... secondo antiche leggende sannite quella montagna è infestata dagli spiriti di sette guerrieri che la difendono dai malintenzionati.”
“La Montagna dei Sette Spiriti...” ripeté Fyellon “... che nome solenne... sembra l'ideale per un poema...”
“Vi prego, portate un po' d'acqua a mio figlio...” disse il locandiere al capo dei soldati “... avrà sete lì sotto... è lì da tre ore ormai...”
“Può essere che la sete gli faccia mettere giudizio...” mormorò Renya “... che matrimonio...”
“Matrimonio?” Fissandola Fyellon.
“Si...” annuì la donna “... Barius è mio marito...”
“Non posso mandare nessuno dei miei uomini in quella montagna.” Fece il comandante. “Dobbiamo prima capire in che condizioni si trova il tutto.”
“Magari servirà anche come tomba.” Sarcastico Fyellon. “Per il poveretto intendo, visto il tempo che vi occorre per agire.”
“Non mi piace il modo in cui vi rivolgete a me.”
“E a me non piacciono quelli come voi che parlano troppo.”
“Chi siete voi, si può sapere?” Infastidito il comandante.
“Sono quello che porterà l'acqua a quel disgraziato.” Rispose Fyellon, prendendo la borraccia dalle mani del vecchio locandiere.
“Grazie, messere!” Esclamò questi. “Che Dio vi benedica!”
“Altea...” voltandosi verso di lei Fyellon “... nel frattempo prendete una stanza ed ordinate qualcosa da mangiare... ho idea che ci fermeremo per qualche giorno qui.”
E si diresse verso la necropoli.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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