Talia fu così accompagnata dai due giovani sposi verso quella locanda.
“Si, in paese vi è una festa.” Disse la moglie di Fernand. “L'altro ieri si festeggiava l'apparizione del nostro Santo patrono, l'Arcangelo Michele. Un'antica tradizione vuole che si incendi il campanile per onorare il Santo.”
“Stasera ci sarà un gran ballo in costume, per omaggiare la tradizione cavalleresca tanto cara a San Michele.” Aggiunse Fernand. “Parteciperanno tutti i giovani del borgo... perchè non venite anche voi, milady?”
“Forse la nostra amica sarà restia, visto che non è accompagnata...” fece la moglie di Fernand.
Giunsero così alla locanda.
Fernand chiamò subito qualcuno e un attimo dopo un uomo uscì dall'edificio.
“Famios, come stati?” Andandogli incontro Fernand.
“Bene, grazie a Dio!” Rispose l'uomo.
“Ti abbiamo portato una nostra amica...” indicando Talia “... è possibile farla accomodare in una stanza?”
Famios annuì.
Accortosi poi della cecità di Talia, chiamò sua figlia.
“Margel, accompagna di sopra la nostra ospite.” Disse il padre alla figlia.
“Cosa avete deciso riguardo al ballo, milady?” Domandò Fernand a Talia.
“Fernand, non insistere...” mormorò sua moglie “... ti ho detto che forse si imbarazza a venire sola...”
“Il ballo?” Ripeté Margel. “Se volete io ho finito di sistemare alcuni costumi, milady... potete sceglierne uno per il ballo.”
“Vedremo!” Esclamò il padre. “Ora facciamola riposare. Su, accompagnala sopra, Margel.”
E portò Talia in una comoda e tranquilla stanza, mentre suo padre sistemò Luthien nella stalla.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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