Ci fu qualche istante di silenzio nella stanza... poi udii un movimento, un balzo, la finestra che veniva richiusa piano e poi dei passi. Tentai di concentrarmi su questi ultimi, ma invano: la figura camminava piano, con passo leggero, forse per tema di essere udito e scoperto... si avvicinava sempre più e ad ogni passo il mio cuore perdeva un battito.
Udivo voci indistinte provenire dal piano di sotto, udivo la musica provenire dalla piazza sebbene fosse attutita dalla finestra chiusa... e pensai che avrei potuto gridare, avrei potuto invocare aiuto, avrei potuto tentare di fuggire via... avrei potuto, eppure inspiegabilmente non feci nessuna di queste cose.
Rimasi immobile, invece, schiacciata contro la parete più lontana dalla finestra, gli occhi spalancati, il respiro leggero, il cuore che batteva sempre più piano...
E mi parve che quell’istante non finisse più.
Citazione:
Originalmente inviato da Guisgard
Restò allora immobile d'avanti alla ragazza.
Le sfiorò le mani, poi i capelli ed una carezza di fermò sul suo volto, ora illuminato ed impreziosito dal pallore Lunare.
E quella carezza apparve familiare alla ragazza.
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Chiusi gli occhi a quella carezza e trattenni il respiro, mentre il mio cuore prendeva a battere più velocemente... sempre più velocemente...
E fu allora che quel ricordo lontano giunse a sfiorare la mia mente per un istante... lui e tutte quelle storie che amava raccontarmi da ragazzo, le storie di Sinbad e dei suoi viaggi, e soprattutto la storia del suo ritorno, quando nessuno lo aveva riconosciuto, nessuno tranne la sua amata principessa...
Chiusi gli occhi e mi abbandonai a quella carezza, mentre la mia mano correva a sfiorare la sua ed un vago sorriso sorse ad incresparmi le labbra...
“Sapevo che mi avresti ritrovata...” sussurrai, inclinando appena il viso e baciando il palmo di quella mano “Lo sapevo! Oh, Guisgard... Guisgard, perdonami per essere fuggita... ero così spaventata... e poi ero preoccupata per te, preoccupata che ti prendessero...”