Visualizza messaggio singolo
Vecchio 17-05-2012, 02.12.45   #2068
Guisgard
Cavaliere della Tavola Rotonda
 
L'avatar di Guisgard
Cavaliere della tavola rotonda
Registrazione: 04-06-2008
Residenza: Dalla terra più nobile che sorge sotto il cielo
Messaggi: 51,904
Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
“Si, rammento” disse Margel fissando Talia “che attendevate qualcuno...” guardò poi Guisgard “... siete dunque voi, cavaliere...” sorrise.
Il vecchio locandiere abbassò allora il bastone ed anche Fernand rilassò il suo sguardo fino ad allora teso e nervoso.
Guisgard restò per qualche istante ancora all'erta, ma poi le parole di Talia lo tranquillizzarono pian piano.
“Chi siete, cavaliere?” Chiese Fernand.
“Mi chiamo Guisgard... e sono... sono il fratello di Talia...”
La moglie di Fernand e Margel allora si avvicinarono a Talia.
“Ora siete più serena, vero?” Domandò Margel.
“I cavalieri sono però ancora nel borgo.” Disse Fernand. “C'è poco da stare allegri, controlleranno ogni casa.”
“E noi ci nasconderemo alla festa.” Entrando Delucien. “Come deciso.”
“Ora però c'è anche sir Guisgard.” Disse la moglie di Fernand.
“Bisognerà sistemare un costume anche per lui.” Fece Margel.
“Non occorrerà molto tempo...” disse Delucien fissando Guisgard “... abbiamo più o meno la stessa corporatura e uno fatto per me andrà bene anche a lui.”
Margel annuì.
“Allora bisognerà solo scegliere i costumi per il ballo.” Mormorò la ragazza. “Se ricordo bene” rivolgendosi poi a Talia “mi avevate chiesto quelli di Lancillotto e Ginevra...”
Guisgard restò stupito.

I gerani screziavano il parapetto che correva al di qua delle mura di quel giardino, nel quale alti e robusti faggi, vivaci olmi e slanciati cipressi si ergevano al di sopra di tutto come possenti bastioni.
Il silenzio della sera, a tratti solo interrotto dal canto degli ultimi uccelli, avvolgeva e ricopriva ogni cosa, mentre le cime delle colline più lontane sembravano sconfinare, per via della foschia che calava, in un mondo ancestrale fatto di sogni e spiriti sconosciuti.
L'aria fresca pareva confondersi con i profumi e i suoni del grande palazzo, che poco a poco cominciava ad accendersi di candele e lampade di variegata fattura.
La corte era stata sistemata sotto un grosso padiglione variopinto e la musica dei menestrelli allietava l'atmosfera.
Alla festa erano presenti anche i due ospiti da poco giunti a Sygma: Guglielmo e Cristiano.
“E questo era l'aspetto di sir Lancillotto!” Esclamò il bardo, attorno al quale i presenti si erano raccolti per sentirlo recitare.
“Era questo dunque il volto del Primo Cavaliere di re Artù?” Domandò uno degli invitati.
Il bardo annuì e mostrò un lieve inchino.
“Ora però dovete narrarci della sua amata Ginevra!” Fece un altro dei presenti.
“Eh, miei signori...” scuotendo il capo il bardo “... il volto di Ginevra è ignoto ai più...”
“Come sarebbe?”
“Forse perchè ognuno può immaginarla bella come il proprio ideale di donna!” Disse un altro degli invitati.
Tutti applaudirono a quell'affermazione.
“Sciocchezze...” mormorò Cristiano sottovoce e fissando Guglielmo che gli era seduto accanto “... Ginevra è reale come lo siamo noi tutti qui presenti... e il suo volto è noto a chi conosce quelle storie...”
Guglielmo sorrise.
Ma la principessa Chymela, che era seduta poco distante, aveva udito le parole del forestiero venuto da Capomazda.
“Forse il nostro bardo ha ragione...” alzandosi in piedi la principessa “... sono leggende molto antiche e probabilmente il ricordo di quegli uomini e di quelle donne straordinarie si è perso nel tempo... eppure io credo che qualcuno possa conoscere quel volto... e mi piacerebbe molto... moltissimo, sentirlo descrivere...” e fissò, per un momento, Cristiano.

Talia, tra le voci di quelli che erano con lei e Guisgard nella stanza, per un breve istante aveva vissuto quella nuova visione.
“Venite con noi, milady...” avvicinandosi a lei Margel e prendendola sottobraccio “... proverete il costume che avete chiesto. Quello di Ginevra.” Si voltò poi verso Guisgard. “Messere, poi vi porterò il vostro... aspettate qui. Delucien e Fernand vi terranno compagnia."
E insieme alla moglie di Fernand, Margel condusse Talia in un'altra stanza per provare il costume di Ginevra.
Il locandiere, invece, scese al pianterreno per controllare la situazione.
__________________
AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
Guisgard non è connesso