Quel vago sorriso sul volto di Talia e quel gioco sussurrato, quasi come una piccola sfida, simile a tante altre che sin da piccoli i due si erano scambiati, fecero sorridere lievemente Guisgard.
Il cavaliere allora fissò il bambino delle rose.
“Eh, gia.” Disse. “Sentito, mio giovane amico?”
Il bambino annuì divertito.
“Sembra che una nuova sfida avanzi verso il prode Lancillotto.” Continuò Guisgard. “E stavolta non si tratta di stanare draghi, affrontare orchi e mettere in fuga felloni. No, stavolta un'impresa ben più insidiosa si mostra all'orizzonte... stupire la bella Ginevra! L'hai sentita anche tu la nostra regina, vero?” Guardando il piccolo fioraio. “Devo dimostrare di essere il solo e vero sir Lancillotto! Ti sembra poco, amico mio?”
Il bambino rise.
“Vediamo se madonna Fortuna sarà dalla mia parte...” cominciando a scegliere tra le varie rose “... quale di queste rose sarà la prescelta dalla mia Ginevra? Forse questa gialla, che mi ricorda i suoi bellissimi capelli? O forse questa bianca, che mi fa tornare in mente la sua pelle d'alabastro? E se invece fosse questa perlata, così simile al suo contagioso e magico sorriso? O questa rossa, che in tutto e per tutto richiama la sua vellutata e deliziosa bocca? O magari questa ambrata, che pare dipinta dello stesso colore dei suoi bellissimi occhi? Eh, arduo giudizio... ben più complicato di quello toccato a Paride... anche se il premio che attendo sarà di certo ben più prezioso di quello che il figlio di Priamo trovò a Sparta tra le braccia di Elena... e sia, ho deciso!” Esclamò. “Si, ho scelto... prenderò due di queste rose... questa ambrata, dello stesso colore dei suoi occhi, i più belli che io abbia mai visto, affinchè mai una lacrima possa più solcare quello sguardo... e poi questa perlata come il suo sorriso, capace di irraggiare il mondo intero, perchè non smetta mai di illuminare ogni mio risveglio...”
Guisgard allora lanciò due monete al bambino e questi fece prendere le due rose al cavaliere, che le racchiuse poi nelle mani di Talia, facendole specchiare così nella limpida e fresca acqua della fontana.