La belva fissò Parsifal e Lilith ed un ghigno, come una folle smorfia, deformò quasi il suo terribile volto.
Cominciò poi a canticchiare una grottesca ed enigmatica canzone:
“L'artigiano lavora sodo, così come il soldato.
E' dunque giusto che il suo lavoro sia premiato!
Si danna il contadino, fa fatica pure il panettiere,
perchè deve raccogliere chi si dona al suo mestiere!
E allo stesso modo reclamerà, dopo averla guadagnata,
la tua anima il demonio, perchè ora è sua ed è dannata!”
E finito di cantare, la belva si abbandonò ad una delirante risata che echeggiava di morte.
“Abbiamo ancora del tempo...” disse fissando i due ragazzi “... ditemi di voi... chi siete? Da dove venite? Perchè siete giunti nella mia dimora per farmi del male? Ho forse mancato verso di voi? Ho commesso qualche torto nei vostri confronti?”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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