Fyellon rise a quelle parole di Altea.
“Gli spiriti non esistono, milady.” Disse sorseggiando del vino. “Come non esistono le anime e l'Aldilà. Se davvero in quella montagna si cela un tesoro, beh, allora tutto il resto, miti e leggende di maledizioni varie, altro non è che un espediente per tenere lontani i più superstiziosi. Ottimo artificio per nascondere un tesoro.”
“Così, voi non siete credente, cavaliere?” Domandò Seth. “Non l'avrei mai detto.”
“Davvero?” Fissandolo Fyellon. “E perchè mai?”
“Beh, solitamente un cavaliere incarna i valori della Fede e...”
“Un cavaliere” interrompendolo Fyellon “incarna i valori della verità e della libertà. Fede e superstizioni varie sono solo fandonie, menzogne. Le stesse menzogne che si raccontano su quella montagna. Se ascoltassimo le sciocche superstizioni di questo posto, il nostro Barius sarebbe già condannato. Ma noi non abbiamo paura di queste sciocchezze... dico bene, milady?” Sorridendo ad Altea. “Si, finito di mangiare riprenderemo il nostro compito. Voi vi recherete da Barius, sincerandovi della sua salute, mentre io controllerò il lavoro dei minatori.”
“Ed io seguirò il tutto” disse Seth “così da cominciare subito a scrivere il mio poema.”
“Ben detto, amico mio!” Sorridendo Fyellon. “Andrete con lady Altea e conoscerete il nostro Barius.”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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