“Oh, Margel...” mormorai “Margel... è una cosa talmente folle...”
Allungai le braccia e feci mezzo passo avanti, verso di lei... e quando trovai le sue mani, la abbracciai.
“Grazie!” sussurrai con voce spezzata “Grazie Margel... grazie! Ma io non posso... non posso mettervi così in pericolo... non voglio...”
Lei tuttavia non badò più alle mie parole... e così, dopo aver ricambiato il mio abbraccio per appena un momento, dopo avermi messo qualcosa in fretta sulle spalle ed in testa, mi spinse quasi a forza fuori dalla piccola cella...
Citazione:
Originalmente inviato da Guisgard
ora, in Nome del Cielo, andate!”
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“Margel...” sussurrai, mentre la sentivo aprire la porta... ma fu un attimo, poi la porta si richiuse e fu il silenzio intorno a me.
Inspirai, dunque, e mi voltai a fronteggiare il corridoio... non sapevo se vi fosse qualcuno o no, così chinai la testa e tentai di rammentare le parole di Margel...
Cento passi, aveva detto... uno, due, tre... contai fino a cento, rallentando via via l’andatura... al centesimo esatto, mi voltai verso sinistra e allungai una mano... trovando subito la maniglia di una porta, proprio come Margel aveva detto... la spinsi dunque e la varcai lentamente, iniziando poi a scendere quella ripida scala, al termine della quale, varcando una porticina a destra, mi ritrovai nel cortile...
Inspirai profondamente... raramente l’aria mi era sembrata più profumata e più fresca...
Margel aveva detto di camminare diritto davanti a me, allora... lo feci, lentamente... fino a raggiungere un alto muro di mattoni... protesi le mani e lo esplorai con attenzione, finché le mie dita non incontrarono una spessa corda...
Tremavo...
La strinsi con forza e la tirai per tre volte.