“Sto aspettando una risposta.” Disse il soldato, mentre puntava il suo sguardo inquisitorio su Guisgard e su Talia.
“Veramente...” mormorò Guisgard, mentre col suo corpo tentava di fare scudo a Talia “... volevamo vedere il castello...”
“Come siete entrati?” Con voce severa il soldato.
“Il portone...” fissandolo Guisgard “... era aperto e...”
“Stai mentendo, gaglioffo!” Urlò il soldato. “Siete entrati strisciando, ecco come!”
In quel momento arrivarono altri due soldati.
“Cosa succede?” Chiese uno di loro.
“Ho scoperto questi due ladruncoli.”
“Allora gli daremo una lezione.” Disse uno dei due nuovi arrivati.
Si avvicinò a Talia e la prese per un braccio.
“Non osare toccarla, bastardo!” Gridò Guisgard, colpendolo poi con un pugno.
Gli altri due soldati, allora, lo bloccarono e cominciarono a picchiarlo forte, fino a farlo cadere a terra, dove continuarono a pestarlo con calci e a colpirlo con il legno delle loro lance.
“Che sta succedendo?” Arrivando un altro individuo, abbigliato con abiti sfarzosi.
“Abbiamo scoperto due ladruncoli nel castello, messer Paolo.”
“Dategli una lezione e poi incarcerateli.” Disse Paolo. “Anzi... metteteli alla gogna... e lasciateli là fino a domani. Poi mozzerete loro mani e piedi.”
“Si, messere.”
Ad un tratto si ud' un campanellino.
Paolo allora, scattò e corse via.
“Cosa accade?” Domandò una voce nel corridoio.
“Solo due ladruncoli, milady.” Rispose Paolo.
“Due ladri?”
“Si, un ragazzo ed una ragazza.”
“Una ragazza?”
“Si, milady.”
“Voglio vederla.”
“Subito, milady.”
Allora Paolo ritornò sul balcone.
“Presto, lady Vicenzia vuol vedere la ragazza.” Disse ai soldati. “Portatela subito dalla duchessa.”
“E di lui cosa ne facciamo?” Domandò uno dei soldati indicando Guisgard a terra.
“Mettetelo alla gogna fino a domani.” Ordinò Paolo. “All'alba gli mozzerete mani e piedi.”
I soldati annuirono.
Due portarono via Guisgard, mentre il terzo condusse Talia dalla duchessa.
Giunti in una grande sala, lasciarono lì la ragazza.
Con lei vi era anche Paolo.
“Ecco la ragazza, milady.” Disse l'uomo.
“Fatela venire avanti.” Con un cenno la duchessa.
Era seduta di spalle e fissava una finestra.
Paolo allora condusse Talia davanti alla duchessa.
“Ora uscite.” Disse la donna a Paolo.
“Qual'è il tuo nome?” Domandò la duchessa a Talia appena furono sole. “Perchè siete entrati con l'inganno nel castello'”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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