Heyto fissava Altea con un'espressione enigmatica, indefinita, mutevole e sfuggente.
I suoi occhi erano ancora umidi e tutt'intorno, quasi indifferente ai drammi degli uomini, la selva continuava a pulsare, animata com'era dal canto degli uccelli, dal lieve fruscio del vento tra gli alberi, dai riflessi del Sole sulle foglie e sui frutti, dal profumo dei fiori diffuso nell'aria.
Tutto in quella selva viveva eppure nelle parole di Heyto vi era un angosciante e macabro eco di morte.
“Milady...” disse “... molte ragazze sono state condotte in queste terra... qualcuna è stata rapita, qualcun'altra comprata, altre ancora si sono quasi offerte... il mio padrone è un uomo molto ricco e saggio... magnanimo anche e per questo ha preso a cuore la causa di Tylesia... coloro che assediano e minacciano quella città non sono esseri di questo mondo... la Lacrima di Cristo è una compagnia di demoni che errano nel mondo in cerca di anime... Tylesia è divenuta il loro prossimo bersaglio... comprenderete che un demone non può essere vinto da un esercito e dunque la salvezza di quella città non può passare attraverso le armi di questo mondo... occorre probabilmente un sacrificio per placare quei demoni e spingerli a ritornare nell'Oltretomba che li ha inviati... e così, il mio padrone ha cominciato ad inviare ragazze in questi luoghi, proprio in questa selva, tentando di saziare quei demoni erranti e di farli così andare via... purtroppo nessuna delle ragazze fino ad oggi offerte in sacrificio è riuscita a placare quei demoni... ma forse io ho motivo di credere che voi possiate riuscire dove tutte le altre hanno fallito... perdonatemi, Altea... io vi sto conducendo nel luogo in cui sarete sacrificata alla Lacrima di Cristo...” e si segnò tre volte, imitato subito da tutti i suoi uomini.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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