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Vecchio 15-06-2012, 16.06.05   #2428
Talia
Cittadino di Camelot
 
L'avatar di Talia
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Talia sarà presto famosoTalia sarà presto famoso
La mia mente vagava, come sospinta dalle parole di lady Vicenzia...
“Ma, milady...” sussurrai dopo qualche istante “Allora...”
Il campanellino però mi interruppe... perciò tacqui.

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Originalmente inviato da Guisgard Visualizza messaggio
Un attimo dopo, Paolo si presentò nella sala.
“Mostrate a Talia la sua stanza.” Fece lady Vicenzia. “Quella accanto alla mia. Se avrò bisogno di qualcosa, allora chiamerò lei. Farò dunque a meno di voi per stanotte, messere.”
“Ma, milady...” mormorò Paolo “... la ragazza è cieca e potrebbe non essere in grado di occuparsi di voi e...”
“Talia è tutto ciò di cui ho bisogno, per stanotte.” Lo interruppe la duchessa. “Ora accompagnatela nella sua stanza. E... buonanotte, messere.”
Paolo mostrò un lieve inchino e prese con sé Talia, per condurla nella stanza a lei destinata.
Era una camera confortevole e della stessa tonalità dei gigli.
C’erano altre mille domande che avrei voluto porre alla dama... mille dubbi e incertezze, mille e più cose che non sapevo e che si assiepavano tra i miei pensieri...
Eppure tacqui.
Avevo imparato, ormai, quando era bene tacere e quando, invece, potevo parlare...
Mi inchinai appena...
“Buon riposo, milady!” mormorai, prima di voltarmi e seguire Paolo.
La stanza in cui fui accompagnata era ampia... la misurai in lungo ed in largo per diversi minuti, assaporando quel gradevole profumo che la pervadeva, come sprigionato dagli stessi mobili, dalle pareti perfino... poi raggiunsi il letto e vi sprofondai, cadendo immediatamente addormentata...

Lo fissavo, incerta e preoccupata... ero agitata e tremante... diceva di essermi amico, diceva che mi avrebbe creduta ed aiutata, diceva di sapere... eppure nessuno mi aveva creduta da che ne avevo memoria e meno ancora avevo trovato qualcuno disposto ad aiutarmi... ed ora quell’uomo mi offriva tutto quello, tutto in una volta... esitai, tuttavia... ne avevo passate tante che mi riusciva difficile, ormai, riuscire a fidarmi di qualcuno...
“Come lo sapete?” mormorai “Come sapete di quelle storie?”
Sorrideva quell’uomo... un sorriso così sereno, così sicuro... ed io lo osservavo in silenzio. Ed allora, in modo così inatteso, iniziai sentirmi più sicura... quel sorriso era così sicuro di sé e così rassicurante... quegli occhi fermi su di me e così limpidi...
Il fiume scorreva sereno alle mie spalle, quasi come un dolce richiamo... sorrisi appena ripensando alle parole di quell’uomo: lui credeva che volessi buttarmi... si, questo aveva detto, questo credeva... non poteva capire...
Ed improvvisamente, quasi senza rendermene conto, allungai appena la mano verso la sua...


Un sottile raggio di sole, insinuandosi tra le imposte della finestra socchiusa, giunse ad accarezzarmi il viso... così, lentamente, aprii appena gli occhi...
Non potevo vedere la luce che mi avvolgeva, ma potevo percepirla... così come percepivo con assoluta chiarezza quell’ovattato silenzio... lo ascoltai per alcuni istante, immobile... poi mi misi seduta.
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** Talia **


"Essere profondamente amati ci rende forti.
Amare profondamente ci rende coraggiosi."

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