Elisabeth e Vivian erano giunte davanti a quella stanza, che sembrava però silenziosa e vuota.
Ma ad un tratto cominciarono ad udirsi dei rumori.
Come quelli tipici di una fucina.
Poi cessarono di colpo.
Un attimo dopo una figura si mostrò ad Elisabeth e a Vivian.
“Lady Elisabeth...” disse Goz, senza tradire apparentemente emozioni “... siete già di ritorno? Non vi attendevo così presto, ad essere sincero. C'è una strana sensazione a Tylesia. Paura e follia. La gente grida nelle strade e i soldati sono più austeri del solito. L'altro giorno un servo mi ha domandato del mio pranzo... ho chiesto dei carciofi, ma ormai non è più stagione... è triste tutto ciò... ormai è giunta l'Estate e col caldo lavoro male. Non riesco mai a concentrarmi come vorrei. Poi l'aria è sporca e non si riesce quasi mai a vedere oltre le mura di questa città...”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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