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Vecchio 25-06-2012, 03.24.53   #2532
Guisgard
Cavaliere della Tavola Rotonda
 
L'avatar di Guisgard
Cavaliere della tavola rotonda
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Residenza: Dalla terra più nobile che sorge sotto il cielo
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Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
“Si, un gesto di Carità Cristiana...” disse la monaca aprendo le tende della piccola finestra di quella stanza, lasciando così che il luminoso Sole di Faycus raggiungesse il volto di Talia “... anche se...” mormorò la religiosa “... anche se molti si sono meravigliati di quel gesto... in fondo non si sapeva nulla di quella ragazza... è emersa, una mattina, dalle acque del fiume e nessuno è riuscito a riconoscerla o ad identificarla... probabilmente era una vagabonda, o magari una zingara... forse addirittura una prostituta e per questo molti hanno visto questa cosa con perplessità... seppellire una donna di dubbia moralità in un convento... ma lady Vicenzia non ha voluto sentire ragioni...”
In quel momento qualcuno bussò e poi entrò nella stanza.
“Milady...” chinando il capo la monaca.
“Vedo che Talia ha ripreso conoscenza.” Disse la duchessa.
“Si, milady.” Rispose la monaca. “Si è svegliata da poco. E volevo appunto farvi avvertire...”
“Bene.” Disse la duchessa. “Sorella, lasciateci sole.”
La monaca annuì ed uscì dalla stanza.
La duchessa allora si sedette accanto al letto di Talia.
“Sei ancora un po' pallida” fissando la ragazza “ma mi sembra che tu stia meglio ora. Il pallore ti passerà appena mangerai qualcosa e prenderai un po' d'aria fresca.” Aveva un libro in mano. “Ieri è stato il giorno di San Giovanni Battista. Avrei voluto ascoltare la messa con te, ma non ti eri ancora ripresa. Quella festività è particolare e ricca di significati... Lancillotto fu armato cavaliere proprio quel giorno e proprio in quel giorno, si narra, la regina Ginevra, guardandolo, si innamorò di lui...” richiuse quel libro “... inoltre, San Giovanni è uno dei Santi più venerati anche a Capomazda, visto che è uno dei due protettori di Sygma...” a quel nome si voltò a guardare la finestra “... stare qui forse non mi fa bene... non vorrei mai dare una tale soddisfazione ai miei medici, ma temo che sia così... fissare queste colline non fa che rammentarmi la terra di Sygma... allora comincio a vagare con lo sguardo... ma poi comprendo che questa non è Sygma e che in realtà ho solo sognato... ed il risveglio dai sogni non è mai bello...”
Nel frattempo, poco distanti dall'osteria, Guisgard e Umans stavano decidendo sul da farsi.
“Cosa avete intenzione di fare?” Domandò a Guisgard.
“Voglio trovarla e portarla via.”
“Che follia!” Esclamò Umans. “E' con la duchessa ed è impossibile avvicinarsi a lei.”
“Non ho altra scelta.”
“E in caso di fallimento?”
“Devo riprendermi Talia.”
“Ovvio...” fissandolo Umans “... o quello, o penzolare con un cappio al collo.”
“Non mi servono uccelli del malaugurio.”
“No, ma un po' si sale in zucca si.”
“Avevi detto di essermi amico” disse Guisgard “e di volermi aiutare.”
“Infatti.” Annuì Umans. “Ed è ciò che sto facendo. Sto cercando di salvarvi da morte certa. Ascoltatemi... la ragazza ora è con la duchessa e nessuno potrà mai avvicinarsi. Siete stati trovati nel castello ed è un miracolo che non vi abbiano uccisi o rinchiusi. Datemi retta, il mare è pieno di pesci e il mondo pieno di donne...”
“Ascoltami, sacco di vento!” Prendendolo per il bavero Guisgard. “Io ripartirò da questa città insieme a Talia, intesi? La libererò e la porterò via con me! E su questo puoi scommetterci l'anima... perchè è sicuro come il sorgere del Sole!” E mollò finalmente il suo bavero.
“Va bene...” ansimando Umans “... va bene... mai discutere con un prete o con un innamorato...”
“Cosa vuoi dire?”
“Ciò che ho detto...” risistemandosi la camicia Umans “... voi avete fondamentalmente un problema... oh, uno soltanto, intesi... ma, purtroppo per voi, un grande, immenso problema... forse il più grande che io abbia mai riscontrato in un uomo... un problema infinitamente più complicato della vostra testa calda, del vostro ardore, della vostra suscettibilità e di quell'innata capacità che avete nel mettervi nei guai...”
“Ma cosa diavolo stai blaterando?”
“Si, voi avete un grosso problema, amico mio...”
“Quale?” Fissandolo Guisgard.
“Il vostro problema...” mormorò Umans “... è che siete disperatamente e perdutamente innamorato di quella ragazza.”
“Tu parli troppo.” Disse Guisgard. “E vuoi solo prendere tempo... allora, cosa decidi? Mi aiuterai a liberarla? Non voglio obbligarti, ovvio, ma se hai deciso di non farlo, allora togliti adesso stesso dai piedi...”
“Ho detto che vi sono amico...” sorridendo Umans “... e voi mi piacete sempre di più, sapete? Massi, in fondo siete il mio eroe. Ardimentoso, romantico, coraggioso, innamorato e completamente pazzo. Proprio come i protagonisti delle ballate recitate dai bardi. Ma ditemi solo una cosa... lei sa in che stato si trova il vostro cuore?”
“Insomma, piantala!” Esclamò Guisgard. “Le tue chiacchiere ci fanno perdere solo tempo. Era un sì? Mi aiuterai dunque?”
“Certo...” annuendo Umans “... vi aiuterò... almeno se morirò, sarà per una nobile causa... il vostro tormentato amore, amico mio!” E rise di nuovo.
“E finiscila!” Spingendolo via Guisgard. “Bene... andiamo al convento ora...”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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