Sorrisi appena alle parole della donna...
“E’ una teoria interessante, milady!” mormorai “E probabilmente avete ragione... non si riesce mai a comprendere pienamente il valore di una cosa quando la si ha ogni giorno sotto il naso... forse davvero si può comprendere quanto per noi significhi soltanto quando la si perde... o si rischia di perderla... o è lontana...”
Sospirai... ed allora la mia mente corse al Casale ed al Maestro, corse a ciascuno dei miei fratelli e ai giorni spensierati nei quali non avevano alcun pensiero ed alcuna preoccupazione, corse a Nestos che adesso forse non aveva più nessuno con cui parlare ed a Fyellon che aveva perso la via e forse non lo sapeva... ma più di tutto la mia mente corse a Guisgard, che avevo perso tante e tante volte ed ogni volta avevo ritrovato, che mi era mancato come l’aria per dieci anni e che desideravo poter tornare a vedere come nessun’altra cosa al mondo, che ora era lontano ma che sentivo così vicino al mio cuore...
Poi, d’un tratto, le parole della duchessa mi riscossero...
Citazione:
Originalmente inviato da Guisgard
[...] a me invece, tempo fa, hanno narrato un'altra storia... più antica di tutte queste e quasi del tutto sconosciuta ai più... la storia di un amore impossibile e per questo assoluto ed infinito... come tutte le Cose che non appartengono a questo mondo...”
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“Davvero, milady? E’ mai possibile che esista una storia così?” sussurrai “Ebbene... la storia di cui dite meriterebbe di essere narrata molte e molte volte, meriterebbe di essere narrata ogni giorno e di essere ascoltata ed ascoltata di nuovo... Io sono stata fortunata perché ho potuto ascoltare e conoscere molte storie sin da quando ero piccola... ma non credo di aver mai udito una storia come quella cui voi accennate!”