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Vecchio 28-06-2012, 16.35.56   #2577
Talia
Cittadino di Camelot
 
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Talia sarà presto famosoTalia sarà presto famoso
Rimasi nella carrozza così come la duchessa aveva detto... ma ero agitata e tesa: continuavo a muovermi e a tendere le orecchie nel tentativo di sentire ciò di cui stavano parlando, tormentando con le mani il bordo rigido dell’abito che indossavo... per un attimo ebbi la tentazione di fuggire... fu solo per un attimo: immaginai di aprire lo sportello della carrozza e correre via senza voltarmi indietro, correre fino in paese a cercare Guisgard... ma durò solo un attimo quel proposito, poi dovetti metterlo da parte pur se di malavoglia, dovetti ammettere che era un’idea sciocca e avventata, dovetti ammettere che non potevo sperare di arrivare lontano in quella condizione...
E così la mia ansia, la mia preoccupazione e quel vago senso di smarrimento si intensificavano...

Citazione:
Originalmente inviato da Guisgard Visualizza messaggio
I due taddeidi tornarono alla carrozza e Ludovico aprì la porta della vettura.
“Talia, non ho più bisogno di te.” Disse la duchessa. “Sei libera.”
Un servo aiutò la ragazza a scendere.
“Cammina sempre innanzi a te.” Continuò la duchessa. “Oltrepasserai il portone del convento e sarai libera. Non c'è altro. E che Dio ti assista.” Le si avvicinò e la baciò sulla fronte, mettendole nella mano il suo Rosario d'argento.
Rimasi interdetta... e per qualche istante non trovai niente da dire.
Poi quel servitore prese la mia mano per aiutarmi a scendere dalla carrozza... lo feci quasi meccanicamente... esitavo... non capivo...
Poi quel bacio, ed il rosario...
“Oh, milady...” mormorai allora, inchinandomi e prendendo la sua mano tra le mie “Grazie, mia signora... grazie!”
Era accaduto tutto tanto in fretta che faticavo quasi a crederci... l’arrivo di quell’uomo, lord Ludovico, aveva radicalmente cambiato la situazione... ero stupita... non sapevo chi fosse quell’uomo né che cosa avesse detto alla duchessa per farle cambiare idea, né perché si fosse dato la pena di farlo... esitai... era una follia, forse... ma era quello che volevo, in fondo... ciò che avevo sognato di fare appena pochi momenti prima...
E così, risolvendomi a non pensarci oltre, mi voltai e poco dopo stavo già camminando lentamente nella direzione indicatami...
Un passo dopo l’altro, li sentivo risuonare sul selciato... e mi trovai a chiedermi quanto mancasse al portone... e mi trovai a chiedermi che direzione avrei preso dopo averlo varcato...
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** Talia **


"Essere profondamente amati ci rende forti.
Amare profondamente ci rende coraggiosi."

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