Milady che oggi gli Uomini chiamano Dea,
colui che vi ha arrecato danno, ovvero il Cavavliere del Crepuscolo, ha dimenticato nella sua immensa sbatataggine di autoapostrofarsi con l'aggettivo "provocatore"...Non possiede l'intenzione maligna di colpire una Fanciulla nel suo intimo, ma spesso la sua spada è al servizio della sua innata conflittualità e nel percorso della vita gli accade di accatastare qualche fendente non voluto direttamente dalla sua parte benigna, ma da quella nera, che tutti noi possediamo ma spesso non sappiamo di avere...
Un'antica leggenda indiana, raccolta attorno ai fuochi assopiti, narrava della "Voce dell'Orso", una sorta di trasfigurazione corporale e mentale che colpiva alcuni uomini "strani" ovvero gli uomini della medicina o sciamani.
In questo stato d'estasi primordiale, quasi animalesco, l'uomo tornava alle sue origini di cacciatore, assassinando con la sua anima nera, ogni sorta di civilizazzione...
E' strano come spesso le leggende si uniscano nello spazio e nel tempo; in una tribù britannica al tempo della corrotta e decadente civiltà romana viveva un uomo soprannominato "art", che, senza lo scudo sacro e senza la spada delle acque, diveniva una sorta di orso in battaglia spezzando i corpi dei suoi avversari...ma questa è un'altra storia.
Taliesin, il bardo
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