Lilith recitò l'incantesimo con le giuste parole e l'esatta ritualità.
Un alone caliginoso e mutevole cominciò a generarsi dalle sue mani, emanando improvvisi bagliori.
Raggiunse la ragazza che era stata scelta per essere liberata, dissolvendone le catene come fossero di puro vapore.
Un attimo dopo, la ragazza fu libera.
“Incredibile...” disse incredula “... come è stato possibile?”
“Non perdete tempo ora...” mormorò una delle ragazze prigioniere “... ora dovete trovare il modo per liberarci tutte...”
“Cosa facciamo ora?” Chiese la ragazza liberata a Lilith. “Bisogna trovare un piano... e senza farci scoprire da quegli uomini, o sarà la fine...” e restò, come tutte loro, a fissare Lilith.
Intanto, nella grotta, Parsifal era alle prese con misteriose voci.
“Noi viviamo qui.” Disse la voce al cavaliere. “Il nostro popolo vive qui da sempre... tu sei l'intruso, non certo noi.”
Un'altra voce, accanto a chi aveva parlato, cominciò a ridere.
“E comunque” continuò quella voce che aveva parlato “dovresti pensare a te e alla tua sorte, piuttosto che a noi... visto che difficilmente ti faranno uscire vivo da quella grotta, amico.”
“Già, sei nei guai!” Esclamò l'altra voce, per poi ridere nuovamente.