A quella reazione di Talia, Iwan sorrise e sfiorò i capelli di lei con una mano.
Prese allora una rosa da un banchetto vicino, dove una giovane fioraia tentava di vendere i suoi fiori ai passanti.
“Milady...” disse “... posso regalarvi questa rosa?” Si accorse però solo in quel momento della cecità della ragazza. “Io... non mi ero accorto... lasciate allora, ve ne prego, che sia io ad adagiarla fra i vostri capelli...” e mise il fiore tra i lunghi capelli di Talia.
Sangò allora si avvicinò alla ragazza.
“Ora dobbiamo andare...” disse a Talia “... venite, dobbiamo affrettarci...” e prese il suo braccio.
“Chi sei tu?” Domandò Iwan al menestrello? “Sei forse suo marito o suo fratello?”
“No, signore, ma...” mormorò Sangò.
“Allora non avere fretta.” Interrompendolo Iwan. “Posso accompagnarla io in qualsiasi luogo.”
“Veramente, signore...” tentò di dire Sangò.
“Sicuramente” fissandolo il soldato “passeggiare con me risulterà molto più sicuro per lei... e senza dubbio anche moto più piacevole... puoi andare dunque, menestrello... va e goditi le botteghe e le bancarelle.”
Sangò fissò Talia e poi di nuovo il militare, ma le parole di quest'ultimo erano apparse decise a tal punto da sconsigliare al menestrello qualsiasi altra obbiezione.
Tuttavia, il suo continuo fissarlo infastidì Iwan.
“Forse devo ripetertelo, musico?” Chiese seccato il militare. “O forse non credi che sia al sicuro con me? Ti assicuro che in mia compagnia non correrà alcun pericolo. Ora vai... altrimenti potresti perderti qualche buona occasione... magari qualche irripetibile offerta su qualche merce rara.” Tornò poi a fissare Talia. “Perdonatemi, milady... avete domandato il mio nome e ho peccato in scortesia... io sono Iwan, sergente dell'esercito di sua Maestà la regina... posso avere l'onore di accompagnarvi a visitare la Città Bassa?” E prese la mano di lei.
__________________
AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
|