Elisabeth bussò a quella porta e subito la musica cessò.
All'improvviso, però, la maga sentì subito dei passi provenire dal corridoio.
“Buongiorno, milady.” Disse il servitore, apparendo proprio alle sue spalle. “Spero abbiate trascorso una notte serena. Seguitemi, prego... vi condurrò nella Sala Maestra, dove verrà servita la colazione...”
Il servitore, dopo aver fatto cenno alla maga di seguirlo, si diresse verso le scale.
Raggiunsero così la sala della colazione ed Elisabeth vide qui un grande tavola imbandita con frutta, frutta secca, focacce, pane bianco appena sfornato e biscotti ancora caldi.
In ampi calici di vetro erano servite poi diverse confetture, di pesche, di amarene, di prugne e di frutti di bosco.
Vi erano poi delle caraffe riempite con succhi di frutta, latte caldo e tisane aromatizzate con varie essenze.
La sala era però vuota.
Infatti, non c'erano tracce di Reas, di Cristansen e di sua figlia Vivian.
“Mettetevi pure comoda, milady...” fece il servitore “... io vi servirò la colazione...”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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