Bussai con due lievi colpi alla porta e la melodia cesso'.....mimisi in ascolto , ma nessuna voce oltrepasso' quella porta..nessun invito, passi lievemente sbiascicati arrivarono al mio orecchio, mi voltai di scatto ...come quando i bambini venivano colti con le mani nel barattolo dei biscotti...era il servitore, che con un sorriso sornione, veniva a riprendere la bimba disobbediente che gli era sfuggita di mano.......era per me una condizione nuova.....nonriuscivo a protestare, come se fossi in perfetta sintonia con quel luogo a me totalmente sconosciuto, non avevo notizie neanche dei miei compagni di viaggio.....lo seguii obbediente sino alla sala Maestra.....era una sala stupenda riccamente decorata al soffitto tra arte sacra e profana.....le tende di fine broccato color del sangue scendevano tra un ritratto e l'altro .....che strano il loro volto era coperto da maschere.....i mobili erano stati abilmente intagliati ritraevano momenti di caccia......tutto all' interno rispecchiava ricchezza e nobilta'....la Tavola era sfavillante tra il color dell'oro e lo scintillio del cristalloqualsiasi deisderio sembrava poter essere esaudito............Fui presa da una strana euforia........sembrava una favola.....e le maghe alle favole credono e credono anche che non sempre puo' esserci un lieto fine.........Fece capolino almio buon senso la solitudine.....non vi era traccia di Reas o di Vivian o di suo padre....come se non fossero mai esistiti....." E' tutto meraviglioso qui.....sdebitarci col vostro padrone sara' impossibile.........ma vorrei ringraziarlo di persona....almeno questo potrebbe concedermelo......e poi ..penso che anche i miei compagni desiderino fare colazione e allo stesso tempo conoscenza della persona che cosi' amabilmente ci ha ospitato.............quindi se volete condurre anche loro qui in questa sala....io aspettero' tranquilla.........un ultima cosa.....qual'e' il nome del vostro padrone...."...
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