Guisgard non permise a Talia di continuare, sfiorandole con la mano le labbra.
“Andrà tutto bene, Gioia...” disse con voce calda e rassicurante “... è una promessa...”
“Guisgard, perchè non lasciate questa città?” Fissandolo Sangò. “E' meglio per tutti.”
“Amico mio, non possiamo tornare indietro...” mormorò Guisgard.
“Perchè no?”
“Perchè un vero cavaliere non scappa di fronte a niente!” Esclamò una voce.
Guisgard e Sangò si voltarono di scatto e videro due uomini avvicinarsi.
“Possibile che ogni volta vi ritrovo in mezzo ai guai, amico mio!” Aggiunse sorridendo Umans.
“E tu cosa ci fai qui?” Sorpreso Guisgard.
“Forse sono arrivato appena in tempo.” Annuendo Umans. “E ho con me un nuovo amico.”
Indicando l'uomo che era con lui.
“Forse non rammentate il mio volto, cavaliere.” Disse Samond. “Ero uno degli uomini al servizio del nobile Taddeide di Faycus.”
“Ci avete seguito, vero?” Fissandoli Guisgard.
“Eh, quando capirete che sono il vostro Angelo Custode, amico mio?” Sorridendo nuovamente Umans. “E voi, a quanto pare, ne avete un bisogno disperato. Ma dico... attirarsi le antipatie di un soldato della regina! Non è proprio il massimo! Però, forse, non tutto è perduto... forse possiamo uscirne...”
“Cosa vuoi dire?” Domandò Guisgard.
“Che occorre un piano...” rispose Umans “... e forse mi è appena saltato in testa quello giusto... ma entriamo nella locanda... ne discuteremo attorno ad un tavolo...”
E tutti loro entrarono nella locanda, sedendosi poi attorno ad un tavolo.
__________________
AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
|