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Vecchio 14-08-2012, 03.25.29   #3074
Guisgard
Cavaliere della Tavola Rotonda
 
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Cavaliere della tavola rotonda
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Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
Talia si sfilò la collana con la pietra rossa appartenuta a Chymela e subito quell'uomo la prese fra le sue mani.

Il Sole filtrava a fatica tra quelle foglie di verde purissimo come giada, mentre tutt'intorno nel giardino un vento fresco portava con sé i profumi della Primavera.
Lei stava appoggiata con la schiena contro il tronco di un albero, mentre Andros aveva la testa sulle sue ginocchia.
“Ti starò di certo annoiando con questa storia...” disse lui.
“Sai bene che non è così, tutt'altro...” fissandolo lei ed accarezzando con una mano i suoi capelli “... tu sai affascinarmi come nessun altro quando mi parli... non so, ma ascoltandoti io penso a tante cose...”
“Nessuno crede che esista quel Fiore...” mormorò lui “... nessuno... e forse neanche tu, vero?”
“Io non ti faccio battere il cuore, vero?” Fissandolo lei. “Dimmi la verità, Andros...”
Lui la guardò.
“Sai, quando sono a Sygma non faccio altro che prendere dei quadri e delle cartine che raffigurano queste terre...” sussurrò lei “... e le fisso per ore... perchè non mi chiedi mai di Sygma? Perchè non esprimi mai la volontà di vedere la mia terra?”
“Un giorno vedrò Sygma...”
“Stanotte ho fatto un sogno, sai?” Interrompendolo lei. “Eravamo io e te e passeggiavamo in un mercato... ad un tratto, davanti, ad un venditore di gioielli, io mi fermavo a guardare tre collane... ognuna aveva un pendaglio diverso... uno con una perla, un altro con un'acquamarina e l'ultimo con una pietra rossa... io ti chiedevo quest'ultima, la desideravo ardentemente, forse come non ho mai desiderato altro in vita mia... ma tu, alla fine, mi compravi la collana con la perla...” accarezzò il volto di Andros “... no, io ci credo... io credo nell'esistenza di quel Fiore... e tu devi cercarlo, Andros... cercarlo con tutte le tue forze, perchè è reale...”
“Chiarore, io...”
“Si, è reale quel Fiore...” interrompendolo nuovamente lei “... ti chiedi come faccio a saperlo? Perchè lo sogni e lo cerchi con una tale sicurezza, con una così instancabile e cieca Fede, che per forza di cose deve esistere davvero...”

“Bene, milady...” mormorò quell'uomo, appena Talia lasciò scivolare nelle sue mani la collana di Chymela, destandola così da quella enigmatica visione “... la porterò a vostro marito... ora riposate...” e insieme a sua moglie uscirono dalla stanza.
“Che pietra è?” Chiese la donna, appena furono da soli in cucina. “Quanto può valere?”
“Non ne ho idea...” fissando la pietra lui “... non credo di aver veduto mai una pietra come questa...”
“Se vale molto” disse la donna “allora vuol dire che sono ricchi... vuol dire che lei ha detto la verità...”
“Allora uscirò a cercare suo marito...” mormorò lui.
“Perchè mai?”
“Come sarebbe?” Fissandola lui. “Per portargli il messaggio di sua moglie. Così verrà a riprendersela e ci lascerà una ricompensa.”
“Quanto sei sciocco!” Esclamò lei. “Per questo siamo ridotti in miseria!”
“Cosa vuoi, cagna?”
“Se questa pietra vale molto, credi che lui ti ripagherà allo stesso modo?”
“Cosa vuoi dire?”
“Voglio dire” spiegò lei “che se questa pietra vale abbastanza, allora la terremo noi. Sarà essa a ripagarci.”
“E cosa ne faremo della ragazza?” Chiese lui. “La terremo qui con il rischio che suo marito la ritrovi? A quel punto la nostra sorte sarebbe segnata, vecchia strega!”
“Pensiamo prima a capire il valore di questa pietra...” disse lei “... ci sarà tempo, poi, per decidere cosa farne della ragazza...”
“Si, buona idea...” fissando di nuovo la pietra rossa lui “... allora la porterò al vecchio Alprando... lui è un esperto di queste cose e poi viene da una terra lontana, da Capomazda... questo lo rende sicuro e fidato, non potendo infatti appartenere alla razza dei mentitori...”
“Si, vai.” Annuì lei. “Io nel frattempo resterò con la ragazza.”
L'uomo uscì e la donna tornò da Talia.
“Come vi sentite, milady?” Domandò alla ragazza. “Su, siate serena... mio marito è andato a portare il messaggio al vostro cavaliere...” si sedette accanto a lei “... su, raccontatemi di voi...come siete giunti, voi e vostro marito, a Gioia Antica?”
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