La donna restò a fissare Talia.
Il fumo della tazza sembrava formare immagini mutevoli, sfuggenti, che poi parevano quasi animarsi.
Allora lei rivedeva se stessa ed i suoi fratelli, il maestro ed il Casale.
E poi udì quasi la musica dell'ocarina di Guisgard e cominciò a ballare con lui.
"Si, verrà..." disse la donna "... ora riposate... avete bisogno di dormire..."
Intanto, al palazzo reale, Guisgard aveva visto il volto della regina.
E a quelle sue parole, il cavaliere fu subito colpito da alcuni soldati.
“Come osi!” Ringhiò uno di loro “Rivolgerti così alla regina!”
La regina li fermò con un cenno.
“Maledizione...” ansimando Guisgard “... da quando sono qui... non faccio altro che prenderle... senza riuscire a ridarle mai indietro...”
“Sarai dunque giustiziato.” Sentenziò la regina.
“Perchè?” Fissandola Guisgard. “Sai bene...”
“Cane!” Gridò un soldato, per poi colpirlo con un calcio. “Come osi rivolgerti così alla regina?”
“Sapete bene...” mormorò tossendo il cavaliere “... sapete bene che sono innocente...”
“Perchè dovrei saperlo?”
“Perchè quella notte...”
“Un uomo che va con le prostitute” fece lei “non ha onore.”
“Sapete bene che non ci sono stato...” disse lui “... e sapete anche per quale motivo ero là...”
“Mi stai dando della prostituta?”
“Sto solo dicendo” replicò lui “che sono innocente...”
“Allora dovrai dimostrarlo davanti all'Oracolo.”
“Oracolo?”
In quel momento entrarono dei portantini che conducevano tre bambini.
Due maschietti ed una femminuccia.
Uno era di razza bianca, l'altro invece con la pelle scura, mentre la bambina aveva tratti orientali.
La regina li fissò e battè le mani.
E i piccoli cominciarono a recitare:
“Tre uomini si trovano in un Giardino meraviglioso e fissano un bellissimo Fiore.
Il primo si contenta di ammirare il Fiore senza però toccarlo mai.
Il secondo decide di vendere tutto ciò che possiede e acquistare quel Giardino, anche se non sceglierà mai di cogliere il Fiore.
Il terzo, infine, coglie il Fiore, ma solo per sottrarlo alla vista di tutti gli altri e conservarlo nella sua dimora.
Chi fra i tre uomini possiede veramente quel Fiore?”
“In base alla tua risposta” disse la regina a Guisgard “deciderò la tua sorte.”
Guisgard annuì, per poi restare a riflettere.
Ripensò allora al viaggio fatto con Talia e all'eremita incontrato dopo il Belvedere.
“Io non so chi possiede davvero il Fiore...” fissandola “... ma se il Fiore rappresentasse la cosa per me più preziosa allora io fra loro tre vorrei essere di sicuro...”
La regina allora si chinò per ascoltarlo.
“Il terzo...” sussurrò Guisgard “... perchè io non dividerei mai il Fiore con nessun altro...”
La regina con un cenno fece ritirare l'Oracolo.
“Vuoi salva la vita?” Fissando Guisgard. “Allora faremo un patto...” e si sedette sul suo trono “... questa città vive per concessione di un antico patto... da secoli vi regna una dinastia di Sygma... questo perchè Gioia Antica funge da baluardo tra i confini dei due regni... da quando su queste terre fu imposta la terribile maledizione della Gioia...”
“Io non comprendo...”
“La maledizione” interrompendolo lei “secondo qualcuno può finire completando un ritratto o cogliendo il Fiore... ebbene, voglio il Fiore! Portamelo e sarai risparmiato.”
“Ma io non so dove si possa trovare!”
“Per ora è nella città di Tylesia.”
“Cosa vuol dire per ora?”
“Che presto non lo sarà più.” Rispose lei. “Perciò partirai subito.”
“Un momento...” scuotendo il capo Guisgard “... io non lascerò questa città senza Talia.”
“Chi è Talia?”
“Ve ne parlai al Ninfale!”
“Carogna!” avvicinandosi un soldato.
“Fermo!” Ordinò la regina al militare. “Il mondo è pieno di donne, troverai altrove un'altra compagna.”
“Non potrò.” Scuotendo il capo Guisgard.
“Perchè?”
“Perchè Talia...” disse lui “... è mia moglie.”
“Menti!”
“Perchè mai?”
“Lei non ti ama!”
“E voi cosa ne sapete?”
“Lo dicesti tu!”
“Quando?”
La donna restò in silenzio.
“Avrai un anno di tempo per portarmi il Fiore...” dopo quel momento di smarrimento lei “... altrimenti io mi prenderò la tua vita.”
In quel momento un gigantesco cavaliere, armato di una grossa scure, entrò nella sala.
Era bardato con una corazza cromata, sulla quale si specchiava l'intera corte.
Era alto ben oltre l'altezza media e sembrava impossibile da battersi.
“Anion...” disse la regina “... il cavaliere del Tempo... egli verrà con te e se allo scadere dell'anno non avrai trovato il Fiore, lui prenderà la tua vita...”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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