Discussione: Enigmi a Camelot
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Vecchio 01-09-2012, 03.50.56   #1045
Guisgard
Cavaliere della Tavola Rotonda
 
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Cavaliere della tavola rotonda
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Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
Nella leggenda da cui è tratto questo enigma viene descritta in maniera straordinaria la scena in cui Arados si avvicina al demone per ascoltare il suo arcano.
L'eroe non vede la sua amata Atlya, poiché ella è imprigionata insieme alle altre fanciulle, ma riesce a sentirne la voce, nonostante arrivi confusa insieme a quelle delle prigioniere.
E prima di sottoporlo all'arcano, il demone tenta di confondere, avvilire e scoraggiare l'eroe, mettendo in dubbio l'amore della principessa per lui.
“Ella non ti ama, eroe...” dice la belva demoniaca “... se così fosse, non ti avrebbe abbandonato... non ti avrebbe lasciato e non sarebbe andata via... ora invece tu sei solo... hai già vinto una prova, cavaliere... hai trovato la verità... e la verità è che lei non tiene a te... in questa notte, dominata dal gelido e muto pallore lunare, lei non è con te... lontana chissà dove... prendi dunque le tue armi e desisti, poiché tutto ciò non vale la pena di essere affrontato... non puoi combattere contro un'illusione... nessun uomo può farlo, eroe...”
Ma l'Amore Vero non detta condizioni, non trova motivo di essere in un dare e avere.
L'Amore Vero si nutre di se stesso e non vive di luce riflessa.
L'Amore Vero è sufficiente da solo ad alimentare il battito di un cuore.
E un cuore capace di contenere l'Amore Vero può battere all'infinito.
Arados allora punta la spada contro un'immagine evocata dal demone, raffigurante la sua amata con uno sguardo carico d'odio, facendola dissolvere.
Ascolta così l'arcano col solo intento di liberare l'unica donna del suo cuore.
Amo questa antica leggenda, poiché mostra le meraviglie del vero Amore e del vero coraggio.


Citazione:
Originalmente inviato da Talia Visualizza messaggio
Eh, mio signore... come sempre, un bell’enigma ed una meravigliosa storia!

Un enigma, tra l’altro, che mi ha fatta tribolare per giorni e giorni... non capivo, infatti, la connessione tra la lancia e la tavola...
comunque...
ho deciso, oggi, di provare con una risposta...
E dico PORTO, perché...

- può essere di vari tipi... porti fluviali, marittimi, commerciali, turistici...
- è pregiato ed esclusivo... questa mi ha fatta penare non poco! Ma poi ho pensato che... il Porto non è anche un liquore piuttosto pregiato? Non me ne intendo, ma mi pare di si!
- può trovarsi anche a tavola... prendendo per buona la precedente, direi che questa si risolve da sé!
- lo può attraversare anche una lancia... dove la lancia è un particolare tipo di imbarcazione, stando ai miei ricordi (più letterari che marinari, confesso!)
- può essere naturale oppure no... e questa è chiara, mi pare!
- non solo una lancia può attraversarlo... perché, ovviamente, ogni tipo di imbarcazione -dal transatlantico al canotto a remi- può farlo...
Un arcano nasce per confondere, proprio come le parole del demone, mostrando la verità, ossia la soluzione, da diversi punti di vista, appunto con lo scopo di allontanarci da essa.
E per questo che la risoluzione di un enigma altro non è che la ricerca della verità.
Dite “Porto”, milady?
A prima vista può sembrare una risposta strana, forse assurda, eppure sembra nascondere qualcosa...
E infatti voi siete riuscita ad abbinarla benissimo a tutti gli indizi, dimostrando ancora una volta capacità di osservazione e sottigliezza d'intendere.
Ed io non avevo dubbi su questo.
Infatti è proprio “Porto” la soluzione all'arcano.
Siete stata bravissima.
I miei complimenti, milady
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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