Caro sir Morris, in tutta sincerità io non credo che degli studenti universitari, Cristiani, Musulmani, Induisti o Buddisti che siano, arrivino a travisare la storicità, riscontrabile e consultabile in qualsiasi libro scolastico, di questa discussione.
Qui è stato ribadito più volte che il tema non è uno “scontro” di religione, tra la Croce e la Mezzaluna.
Cristiani e Musulmani neanche entrano in contatto, almeno direttamente, in questa vicenda.
Le traduzioni tratte dal greco all'arabo sono perfette e funzionali, tant'è che sono straordinari i risultati ottenuti dagli studiosi islamici nel campo aristotelico (come il già citato Averroè).
Il problema era per gli occidentali di lingua latina, che disponevano di traduzioni non dirette (come era invece per il mondo arabo), ma giunte attraverso il passaggio Greco/Arabo/Latino.
E gli innumerevoli errori (volontari e non), dovuti a questo triplice passaggio, avevano alterato profondamente il pensiero aristotelico.
Il problema dunque, come risulta estremante chiaro anche a chi non frequenta l'università, non era tra Musulmani e Cristiani, ma tra europei, divisi in nemici della tradizione e credenti, dove i primi avevano adoperato il pensiero distorto di Aristotele per attaccare i secondi.
E i Domenicani si sono solamente limitati a fornire al nostro Occidente traduzioni dirette dal Greco al Latino, senza altra intrusione di lingue e idiomi stranieri, consentendo così a chiunque di leggere e comprendere Aristotele.
Traduzioni dunque finalmente corrette, capaci di dare anche all'Europa una versione esatta e precisa del pensiero del grande filosofo.
Questo è stato il grande merito di San Tommaso e degli altri maestri dell'ordine.
Nulla di più, nulla di meno.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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