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Vecchio 29-09-2012, 20.32.30   #1
Clio
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Clio sarà presto famosoClio sarà presto famoso
Riflessi di Follia - Scritti di Clio

Tremo mentre mi decido a pubblicare queste parole...
Abituata come sono a tenere gelosamente nascosti i miei scritti.. soprattutto quelli così intensi...
Ma da quando sono giunta in questo reame non ho fatto che nutrirmi di Bellezza, e se voi l'aveste tenuta custodita in uno scrigno inaccessibile, tante splendide emozioni mi sarebbero state negate...
E inoltre devo a voi tutti l'esercizio costante della scrittura in questi giorni, che mi ha portato a comporre questa storia, sulla quale meditavo da tempo....

Mi auguro che le mie parole possano allietarvi ma spero non terrete per voi nè commenti nè critiche...

Veniamo al mio primo componimento : You can be anything you want to be.


Non fidatevi delle apparenze...
questa non è una storia d'amore, anche se può sembrarlo...
e non è nemmeno (anche perchè sarebbe noiosissima) la biografia amorosa di una ragazza qualunque....

No, questa è la storia di una fanciulla a cui è stato fatto il dono più grande: Un'amica.
Non un'amica di quelle che vanno e vengono, di quelle che parlano alle spalle, di quelle che nascondono la competizione dietro parole dolci.

No, Un'amica vera: di quelle che mi auguro che ognuno di voi possa incontrare, se non l'abbia già fatto, sul proprio cammino.

Questa storia è per Lei.



You can be anything you want to be - Parte I

“Sai, l'altra notte l'ho sognato” i suoi occhi verdi mi guardavano sognanti.
“Chi?”
“Il tuo Lancillotto”
Sgranai gli occhi allibita: “Tu, hai sognato il mio Lancillotto?” non sapevo se essere gelosa, arrabbiata, o semplicemente confusa.
Ma i suoi occhi limpidi e chiari mi spinsero a reprimere ogni sospetto o insinuazione. E infatti lei sorrise, quel sorriso splendido, vero, sincero, che non ringrazierò mai abbastanza di aver incontrato.
“Ho un regalo per te. Come in quel fumetto, ricordi?”
Non capivo, ricordavo bene il fumetto che leggevamo insieme, roba da ragazzine ma non vedevo come potesse centrare in quel momento.
Aprì la cartella, estrasse un foglio come tanti e me lo porse.
Mi mancò il fiato. Iniziai a respirare piano, come se un pesante macigno si fosse posato sul mio cuore. Una lacrima ribelle mi scese sulle guance senza che nemmeno me ne accorgessi. Lei mi guardava soddisfatta, in trepida attesa di un mio commento.
Accarezzai il volto disegnato a matita su quel candido foglio come fosse la cosa più preziosa che avessi mai tenuto tra le mani. Oh sì, era proprio lui. Gli stessi occhi, gli stessi lineamenti. Avevo visto quello sguardo mille volte nei miei sogni. Lo cercavo in ogni ragazzo che mi passava accanto, lo invocavo nei momenti di sconforto. La sua dolcezza mi ricordava che l'amore vero non era un miraggio e aspettavo il giorno in cui quegli occhi si sarebbero posati finalmente su di me.
Chiusi gli occhi. Repressi le lacrime che avrebbero voluto scorrere copiose e irrefrenabili sul mio viso.
La guardai, con la gratitudine di chi ha ricevuto un dono che non potrà mai ricambiare, la abbracciai forte, cercando di incanalare tutto il mio affetto in quella stretta.

Passarono i mesi, gli anni, e nella tormentata vita di quella giovane adolescente adesso c'era un pensiero fisso: quel viso.
Lo sognavo nelle sere d'estate, lo immaginavo nel magico mondo che si materializzava fuori dalla finestra di un'aula scolastica, pregavo perchè la notte visitasse i miei sogni. E lo amavo, quanto non ho mai amato un ragazzo in carne ed ossa: come potevano gli altri reggere il confronto?
Non mi importava quanto la vita fosse dura: un istante davanti a quegli occhi mi dava speranza. Crescevamo insieme, anche se lui restava immutato mentre io mi facevo giovane donna.
Portavo quel disegno sempre con me, ne feci mille riproduzioni nel timore di perderlo. Com'era bello trovarlo per caso, in un libro che non leggevo da tempo.
Aspettavo ancora, quasi con disperazione, il giorno in cui sarebbe venuto da me. Il giorno in cui l'avrei visto, avrei potuto specchiarmi nei suoi occhi e ritrovare me stessa.
Si sarebbe girato tra la folla, avrebbe incrociato il mio sguardo, saremmo rimasti lì, immobili, per attimi lunghi ore.
E poi.. poi sarebbe corso da me, con le lacrime agli occhi, mi avrebbe stretta forte, perchè ero certa che anche lui mi stava cercando, anche lui era incompleto senza di me..
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