Il fuggitivo cominciò a svegliarsi e subito Ingrid fu presa da inquietudine.
“Si sta per svegliare, credo...” disse ad Elisabeth.
In quel momento il misterioso uomo aprì gli occhi.
Restò per qualche attimo a fissare il soffitto, poi d'un tratto, come se avesse realizzato e rammentato ogni cosa, tentò di alzarsi di scatto dal letto.
Ma fu un tentativo vano.
La fitta causatagli dalla ferita lo fece subito desistere da quell'idea.
Cercò allora il suo pugnale, senza però riuscirvi.
“Cosa mi avete fatto?” Fissando le due donne. “Dov'è il mio pugnale?”
“Dovete stare calmo, signore...” mormorò Ingrid.
“Al diavolo!” Esclamò l'uomo. “Mi avete disarmato, eh! Ma posso benissimo torcervi il collo! Anche se sono ferito! Non mi occorre nessun pugnale!” Il suo sguardo era carico di rabbia. “Avete già chiamato i soldati, vero? Mi avete già venduto a quei dannati!”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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