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Vecchio 02-10-2012, 10.34.28   #148
Clio
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Clio sarà presto famosoClio sarà presto famoso
Dapprima riuscivo a sentire soltanto l'incessante martellare delle mie tempie, poi,a poco a poco, mi sforzai di aprire gli occhi e mi guardai attorno, spaesata.
Dove mi trovavo? Cosa diavolo era successo? Poi, ben compresi che avevo perso i sensi, e quei mascalzoni mi avevano di certo imbarcato su una nave.
Osservai le immense ricchezze attorno a me, gioielli, argenterie di ogni tipo e fattura, e armi.. oh, quanto erano preziose e pregevoli quelle perfette lame affilate, se solo avessi potuto stringerle... fu allora che mi resi conto di non avere le mani libere.
Tirai i nodi, tentai di avvicinarmi per scioglierli con i denti ma fu tutto inutile.
Ero in trappola.

Citazione:
Era un uomo magro e dalla pelle scura.
Si avvicinò al letto e fissò Clio.
“Lanmò ki nou pito?” Mormorò nel suo esotico idioma.
“Ti ha chiesto quale tipo di morte preferisci...” disse all'improvviso qualcuno entrando nella stanza.
Era un uomo dal fisico asciutto, con indosso vestiti sfarzosi abbelliti da oro e argento.
I suoi occhi erano neri come la pece e la sua espressione celava qualcosa di inafferrabile e misterioso.

Che razza di domanda, come se non ci avessi pensato ogni momento da quando ho iniziato a combattere.
Pensai, fingendo di non capire il vero senso della domanda.
Lo squadrai con gli occhi di ghiaccio, fermi e incrollabili: dare segni di debolezza in quel momento sarebbe stata la mia fine.
"Campo di battaglia, armi in pugno, nell'assalto decisivo o nell'eterno slancio prima della sconfitta. Questo è il mio destino, l'ho sempre saputo. Ma per voi farò un'eccezione, date le circostanze: potete sfidarmi in un regolare duello e uccidermi così. Andiamo, non avrete paura di una fanciulla indifesa?" sfoderai un sorriso beffardo. ".. a voi la scelta dell'arma Milord".
Il mio cuore sobbalzava, ma mi sforzai di respirare lentamente, non volevo sembrare atterrita e spaventata.
Ma a me stessa non potevo mentire, sapevo di essere alla loro mercé.
Poi pensai che, infondo, doveva esserci un motivo per cui non mi avevano ancora ucciso.
E quel pensiero mi diede dapprima un po' di speranza, poi mi terrorizzò.
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