Il misterioso uomo rise a quelle parole di Clio e poi con un cenno del capo congedò il suo servitore di colore.
Si sedette allora su un grosso seggio davanti al letto e piantò i suoi occhi scuri sulla ragazza.
“Un regolare duello...” disse quasi sarcastico “... e magari mi concederai anche la scelta delle armi, vero?” Rise nuovamente. “Ah, sciocca ragazza!” Esclamò divertito. “Ci sono più uomini in questo emisfero che mi odiano e mi danno la caccia, di quanti pesci invece non nuotino nei mari! Ogni giorno scampo alle fregate e ai velieri, ad ogni angolo evito sciabole e pistole e poi dovrei perire in un duello per mano di una ragazzina?” E di nuovo quella sua risata. “No, faremo così invece... tu mi dirai chi sei veramente e per quale motivo non dovrei darti in pasto ai pescecani dopo averti concessa, come premio, a ciascun uomo della mia ciurma!” La fissò con uno sguardo inquietante che sembrava rendere ancor più reali quelle sue terribili parole.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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