Sentii i suoi occhi fissi su di me.
Iniziai a respirare sempre più forte. No, non gli avrei permesso di toccarmi. Lo avevo giurato a me stessa molti anni prima.
Avevo imparato a combattere con il preciso intento di proteggermi da uomini come lui.
Il pugnale era così vicino che potevo sentire la sua lama affilata che mi accarezzava la guancia. Quella era una carezza gradita, ma quelle mani sui miei capelli e sul mio viso, quelle avrei voluto tranciarle via io stessa, se solo avessi potuto. I miei occhi erano furiosi e infuocati.
Dovevo trovare una via di fuga. Un modo per morire piuttosto. Ma mai, per nessuna ragione al mondo, gli avrei permesso di mettermi quelle luride mani addosso.
Eppure era lì, così vicino, troppo vicino.
La luce, la luce fu la mia salvezza, o forse no.
Citazione:
“Capitano...” all'improvviso una voce “... siete qui...” era l'uomo che Clio aveva incontrato insieme agli altri tre a Las Baias. “... vi ho cercato per tutta la nave...” ed il suo sguardo cadde su Clio.
“Stavo appunto facendo la conoscenza del regalo che tu e gli altri tre mi avete portato da Las Baias, caro Boyuke...” mormorò il capitano.
“Forse abbiamo cose più urgenti a cui pensare...” fissandolo Boyuke.
“Che vuoi dire?”
“Dal mio ritorno sulla nave” fece Boyuke “non ho avuto modo di parlarvi di ciò che abbiamo scoperto a terra...”
“Ebbene?”
“Pare che dall'Europa sia giunto un nuovo ufficiale...” raccontò Boyuke “... pronto ad affiancare le navi del governatore con l'intento di ripulire i mari flegeesi da tutti i pirati...”
“Che tipo è questo ufficiale?” Chiese il capitano.
“Non lo so...”
“Allora ci occorrono informazioni su quel maledetto!” Sbottò il capitano.
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Il mio cuore riprese a battere forte mentre udivo quelle parole.
Guerenaiz! Oh, si ero certa che stessero parlando di lui.
Pregai perchè in quel momento le sentinelle scorgessero la sua nave all'orizzonte, pregai che arrivasse in tempo per salvarmi, ma sapevo che erano speranze vane.
Forse, però, poteva aiutarmi anche da lontano. Già, ma come? Non l'avrei mai venduto a quegli spregevoli esseri.
Quell'uomo aveva parlato di un riscatto, mi chiesi se lui l'avrebbe pagato mai per me. Dovevo rischiare, a costo di perdere la fiducia di Guerenaiz.
Lui era un uomo d'onore, mi avrebbe aiutata, anche se forse poi non mi avrebbe più voluto vedere.
Troverò il modo, se riesco a salvare la pelle penserò a come farmi perdonare da Guerenaiz.
E allora scoppiai a ridere, fragorosamente.
"Oh si, lui arriverà. Sono anni che non aspetta altro che questo momento" fissai intensamente gli occhi strabuzzati e sgomenti dei due uomini. "E quando saprà che avete osato toccare la sua promessa sposa non avrà pietà per nessuno di voi" sorrisi, ma con un sorriso perfido.
"Non sarà di certo molto lontano, dato che senza dubbio mi starà cercando. Lasciate che gli mandi un messaggio, sono sicura che saprà ben ricompensarvi, se mi lascerete andare."
E poi tornerò al suo fianco e vi punirò per tutto quello che avete anche solo pensato di farmi, cani rognosi.
Infondo, poteva anche funzionare.