Fahel sorrise a quelle parole di Cheyenne.
“Avete ragione...” disse sorseggiando del tè “... in effetti ho sempre pensato che fosse un po' noioso andare in giro a fare compere, con tanti pacchi, di negozio in negozio, con i commessi che fanno di tutto per venderti abiti e cappelli che probabilmente non indosseresti mai.” Sorrise. “Però, devo anche ammettere di aver sempre creduto che questo genere di cose piacesse da matti alle ragazze e alle donne di ogni dove. Ma voi, evidentemente, non siete una ragazza qualsiasi.” Versò allora altro tè nelle loro tazze ed invitò Cheyenne ad un brindisi. “A voi...” disse “... brindiamo al vostro futuro e alla nostra ricerca... che possa darvi tutto ciò che il destino vi ha sottratto in passato.”
Finita la colazione, i due lasciarono la locanda e si diressero verso il centro di Lass Baias, dove sorgevano sartorie e negozi di vario tipo, frequentatissimi dall'alta società del posto.
Fhael allora indicò una sartoria a Cheyenne, che a vederla sembrava tra le più esclusive della città.
Ma proprio in quel momento un uomo di colore si avvicinò al portoghese.
“Signore...” mormorò “... dovete venire al porto... c'è un controllo in atto e le guardie vogliono vedere il permesso per ormeggiare la nave a Las Baias.”
“Che seccatura...” sbuffò Fhael “... recatevi in quella sartoria” disse alla ragazza “e cominciate a scegliere la stoffa che più vi aggrada... io cercherò di sbrigare presto questa faccenda, per poi raggiungervi subito.”
__________________
AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
|