A quelle parole di Elisabeth le coperte del letto si alzarono e l'uomo si mostrò nuovamente.
“Devo ammettere” disse quasi con un ghigno “che siete molto scaltra. Non era facile mantenere il sangue freddo in quel frangente, con i soldati in giro per le stanze ed uno sconosciuto nel letto...”
“Insomma, chi diavolo siete?” Urlò Ingrid.
“E chi lo sà, signora...” alzandosi con un po' di fatica lo sconosciuto “... forse sono uno spettro... uno spettro dettato dall'infelicità e dall'insoddisfazione...” fissando Elisabeth “... e forse voi un po' lo siete...” sorridendo “... come lo so? Semplice... non si lascia tutto ciò che si possiede per fuggire all'altro capo del mondo, portandosi dietro solo la propria fedele governante... cosa cercavate qui? Una nuova vita? Magari più interessante della precedente? Beh, allora un po' ho fatto il mio dovere...” avvicinandosi a lei “... visto che vi ho ravvivato una nottata altrimenti tutt'altro che eccitante...” e scoppiò a ridere.
“Uscite subito di qui!” Urlò Ingrid.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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